venerdì,Marzo 29 2024

Da San Bruno alla vita dei monaci nella Certosa: viaggio nel Museo di Serra

Dalla nascita dell’ordine certosino fino alla ricostruzione degli ambienti in cui i monaci trascorrono le loro giornate. Anche a Ferragosto il sito risulta visitabile. Ecco orari e curiosità

Da San Bruno alla vita dei monaci nella Certosa: viaggio nel Museo di Serra
Museo della Certosa, foto dalla pagina fb

Racconta di un mondo fatto di preghiera, silenzi e meditazione. Anche in occasione del Ferragosto, data in cui la Chiesa festeggia l’Assunzione al cielo della Madonna, il Museo della Certosa di Serra San Bruno apre le porte ai visitatori. Il sito si potrà visitare dalle ore 10 fino alle 19.30. Per turisti e anche locali, trascorrere il 15 agosto nelle Serre Vibonesi, è un’opzione da tenere in grande considerazione. Ma cosa rende unico questo sito? Innanzitutto la caratteristica dello stesso Museo che vuole porsi come ponte di collegamento tra la vita monastica e l’esterno. Serra San Bruno ogni anno richiama pellegrini da ogni parte del mondo che giungono nella cittadina del Vibonese per immersi in uno scenario di pace. Un flusso che non si arresta nel periodo estivo anzi viene incentivato tenendo in considerazione le numerose richieste dei turisti che, anche dalla costa, si spostano nell’entroterra per godere di un luogo senza tempo. [Continua in basso]

Il Museo della Certosa

Filmati, foto, descrizioni. Il Museo della Certosa, nato nel 1993 su impulso della comunità religiosa, illustra dettagliatamente le consuetudini della vita monastica certosina. Uno strumento per venire a contatto, senza disturbare la vita dei solitari, con la spiritualità dei figli di San Bruno. Pertanto l’esposizione porta il visitatore attraverso gli ambienti claustrali – dalla cella alla chiesa conventuale – ricostruiti con grande fedeltà. Anche la scelta dei materiali utilizzati – dal cotto ai ruvidi intonaci – non è frutto del caso ma mira a rendere realistica l’immagine degli spazi in cui si muovono i monaci.

I tesori del Museo della Certosa

Nella prima parte del percorso viene dato risalto all’ordine certosino e alla Certosa di Serra S.Bruno. Vi sono sale tematiche relative all’ iconografia bruniana, ai santi certosini, alla liturgia fino alla biblioteca. Il tutto parte dai riferimenti storico culturali del periodo, l’XI secolo, che vide nascere il complesso monastico.

Il busto reliquario del Santo di Colonia

A colpire il visitatore, le stanze dedicate ai laboratori dei monaci, le riproduzioni delle celle e il relativo giardino. Lo scorrere delle ore è un flusso di ringraziamenti e offerte a Dio del proprio lavoro e delle proprie preghiere. La ricostruzione della chiesa e alcuni “tesori religiosi” impreziosiscono la visita.

Oltre al calco del busto argenteo di San Bruno, visitabile il tronetto processionale realizzato nel 1797 dall’artista napoletano Luca Baccaro. C’è poi la statua di Santo Stefano realizzata in pietra bianca. L’opera, ai tempi collocata dentro due nicchie laterali della facciata della chiesa conventuale cinquecentesca, risale ai primi decenni del XVII secolo. Il Museo è intriso di spiritualità ed i boschi che circondano il monastero rafforzano il legame con la natura. Il viaggio termina con una piccola quanto suggestiva cappella solitaria ricavata in una torre cinquecentesca. Questi spazi consentono al mondo esterno ed a quello monastico d’incontrarsi in un modo che non snatura la scelta di vita ritirata di quest’ultimi e arricchisce l’esperienza umana dei visitatori.

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