venerdì,Aprile 19 2024

Tropea, presentato il libro di monsignor Renzo sul beato Francesco Mottola

Il volume è un atto di devozione del vescovo emerito nei confronti del sacerdote. I sentimenti di gratitudine degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore

Tropea, presentato il libro di monsignor Renzo sul beato Francesco Mottola

È stato presentato tra le “sue mura”, all’interno del salone della Casa della Carità di Tropea, il volume Francesco Mottola. Il prete ribelle della mediocrità”, dedicato dal vescovo emerito della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo, al fondatore della famiglia degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore. All’incontro, moderato dalla giornalista Vittoria Saccà, oltre all’autore sono intervenuti il vicesindaco Roberto Scalfari, il fratello maggiore dei sacerdoti oblati, don Francesco Sicari, il vicario episcopale del clero, don Ignazio Toraldo, e l’editore Giuseppe Meligrana. Tra i presenti in sala, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado Landolina, e il sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano. Il volume, diviso in tre parti e arricchito da un’appendice sulla rievocazione storica dell’arrivo a Tropea della sacra effigie della Madonna di Romania, rappresenta un vero e proprio atto di devozione di monsignor Renzo verso il sacerdote tropeano, anche in virtù del fatto che – così come evidenziato nell’introduzione dallo stesso autore – i suoi 14 anni di vescovo sulla cattedra miletese «sono stati segnati dall’inizio sino alla fine dalla presenza e dall’amore benedicente del beato don Mottola». «A nome degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore – ha sottolineato nel suo intervento don Sicari – sento forte l’esigenza di dire il nostro grazie al vescovo Luigi per questo dono che testimonia ancora una volta il suo amore al beato, alla famiglia oblata, a questa chiesa diocesana. Quando ha manifestato la volontà di poter pubblicare questo suo scritto, come oblati non abbiamo avuto alcun dubbio nel rispondere affermativamente alla sua richiesta, perché abbiamo da subito concordato unanimemente di dover far pubblicare questi scritti come un debito nei confronti di un vescovo che si era prodigato in modo generoso e deciso perché la figura del sacerdote tropeano, perla del clero calabrese, potesse venire elevato agli onori degli altari e quindi venerato, amato e conosciuto da tutta la chiesa». [Continua in basso]

Don Francesco Mottola

Subito dopo, a illustrare i contenuti del libro e ad esprimere anch’egli gratitudine a monsignor Renzo, «per il bene dimostrato anche nei suoi confronti», ci ha pensato don Toraldo. Stessi sentimenti sono stati espressi anche da don Sergio Meligrana, oblato e attuale cancelliere della diocesi. Il volume presenta, tra l’altro, documenti e scritti che hanno portato alla beatificazione di don Mottola, omelie e messaggi con cui il presule emerito, nel corso del suo mandato, ha avuto modo di raccontare e approfondire il messaggio di vita e la spiritualità del sacerdote tropeano, articoli tematici pubblicati sulla rivista “Parva Favilla”, una serie di atti e di relazioni che hanno permesso di far conoscere il pensiero e la vita di don Mottola anche fuori dai confini diocesani. Dai contributi in sala sono emerse testimonianze sulle virtù eroiche del beato e alcuni aspetti ai più sconosciuti della sua vita, ad esempio l’amicizia che lo legava a padre Vincenzo Idà, altra grande figura di sacerdote calabrese, tra l’altro fondatore delle Missionarie e dei Missionari dell’Evangelizzazione. L’incontro si è concluso con l’intervento dello stesso monsignor Renzo, il quale ha svelato di stare svolgendo altre ricerche sul beato (non escludendo nuove pubblicazioni al riguardo) e ha spiegato le motivazioni che lo hanno portato alla scelta del titolo del libro, «ispirato da un discorso sulla mediocrità effettuato da Papa Paolo VI nel 1967, due anni prima della morte di don Mottola».

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