giovedì,Aprile 18 2024

Sistema bibliotecario vibonese, nuovo direttore cercasi: i dettagli del bando

L'incarico avrà durata di un anno. Il posto è vacante da dicembre, quando l'allora reggente rassegnò le dimissioni a poche settimane dalla nomina

Sistema bibliotecario vibonese, nuovo direttore cercasi: i dettagli del bando
La sede del Sistema bibliotecario vibonese

Nuovo direttore del Sistema bibliotecario vibonese cercasi. In seguito alla delibera – datata 31 marzo – dell’assemblea dei sindaci, è stato infatti diffuso un avviso pubblico per il conferimento dell’incarico, con contratto di lavoro autonomo e della durata di un anno. Un posto vacante ormai da metà dicembre, quando l’allora direttore Tiziana Scarcella rassegnò le dimissioni a poche settimane dalla nomina. Ora il termine per presentare la domanda è fissato al 12 aprile. Questi i requisiti richiesti: laurea magistrale in Scienze economiche, politiche o Giurisprudenza o vecchio ordinamento equivalenti; esperienza pregressa a qualsiasi titolo (volontariato, tirocinio, borsa di studio, libera professione, dipendenza) maturata in una biblioteca e debitamente documentata; distinta conoscenza della lingua inglese; distinta conoscenza in ambito informatico. Inoltre, costituisce titolo preferenziale l‘iscrizione all’albo dei bibliotecari italiani. [Continua in basso]

Requisiti e compenso

Una sala del Sistema bibliotecario vibonese

Nell’avviso – pubblicato sul sito del Sbv – è specificato che «il professionista incaricato dovrà svolgere ogni attività di gestione e direzione in un’ottica di rete con le altre biblioteche del territorio facenti parte del Sbv». Una figura importante per la più grande biblioteca pubblica della Calabria, presieduta dallo scorso fine gennaio dal sindaco di Ionadi Fabio Signoretta, votato all’unanimità dall’assemblea dei primi cittadini. In particolare, il direttore del Sistema bibliotecario vibonese dovrà: dare attuazione dei piani, programmi, direttive generali definite dall’assemblea dei sindaci e l’attribuzione al personale degli incarichi specifici relativamente a piani esecutivi; attuare i progetti e la gestione del Sbv adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa; svolgere le attività di organizzazione e gestione del personale e di gestione dei rapporti sindacali e di lavoro; formulare proposte ed esprimere pareri di merito al presidente ed all’assemblea dei sindaci; promuovere e resistere alle liti, nonché il potere di conciliare e di transigere sulla base delle direttive dell’assemblea; curare le procedure d’appalto e di concorso; stipulare contratti e convenzioni; curare l’archiviazione e la digitalizzazione dei documenti; redigere domande di finanziamento su bandi europei, nazionale e regionali e curare la successiva rendicontazione degli stessi; emanare provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi nel rispetto di criteri predeterminati dallo Statuto, dai regolamenti, da atti di indirizzo dell’assemblea dei sindaci. Ruolo complesso, di responsabilità, a fronte del quale è previsto un compenso che sembra piuttosto scarno. Si legge nell’avviso: «9mila euro annui, oltre eventuale Iva e accessori in quanto dovuti, comprensivo del costo per l’eventuale utilizzo del proprio automezzo per gli spostamenti che si renderanno necessari nell’espletamento delle attività».

Tante le criticità

Negli ultimi mesi il Sistema bibliotecario vibonese è finito più volte al centro delle polemiche. Tanti i problemi che l’attanagliano, dalla mancanza di fondi al debito di 600mila euro da affrontare. E poi la carenza di personale, con una sola dipendente rimasta a mandare avanti la biblioteca anche grazie all’aiuto di alcuni volontari. E poi i costi da affrontare, dalle utenze alla manutenzione. Tutto ciò ha determinato nel settembre scorso una riduzione delle attività e dell’orario di apertura. Tempi in cui più insistente si è fatta la presenza dello spettro di una chiusura definitiva, che ha portato al lancio di una petizione con la quale sono state raccolte oltre 1200 firme in pochi giorni. Tante criticità insomma, che hanno portato nel dicembre scorso, a distanza di pochi giorni una dall’altro, alle dimissioni del presidente Corrado L’Andolina e del direttore Scarcella. Ora, la speranza di ripartire e rilanciare l’importante presidio culturale cittadino.

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