giovedì,Aprile 18 2024

Vecchie e nuove povertà, l’impegno di Libera contro la “Miseria ladra”

Celebrata sabato in tutta Italia la Giornata mondiale contro la povertà. A Vibo incontro con De Salvo, mons. Fiorillo e le Amministrazioni “virtuose” di Pizzo e Maierato.

Vecchie e nuove povertà, l’impegno di Libera contro la “Miseria ladra”

Celebrata sabato scorso la giornata mondiale contro la povertà. L’associazione Libera, nomi e numeri contro le mafie, ha promosso in tutta Italia importanti iniziative incentrate sulla campagna “Miseria ladra” che contiene una serie di proposte di contrasto alla povertà indirizzate sia alle istituzioni europee, che a quelle nazionali e locali. Anche Vibo Valentia ha ospitato un incontro, nell’ambito del TF “Leggere e scrivere”, dal titolo: “Le amministrazioni locali protagoniste nella lotta contro la povertà”. Presenti all’iniziativa, moderata da Giuseppe Borrello di Libera Vibo, Alessandro De Salvo, referente provinciale della campagna Miseria ladra, Cristina Mazzei, assessore alle politiche sociali del Comune di Pizzo ed il sindaco di Maierato, Sergio Rizzo.

L’incontro ha preso le mosse dalla consistenza del fenomeno della povertà nel nostro Paese. De Salvo ha riferito come, in Italia, «la povertà coinvolga quasi una persona su quattro, con oltre 4 milioni di persone che si trovano in una situazione di povertà assoluta (incapaci finanziariamente di comprare beni e servizi primari) e circa 8 milioni in una situazione di povertà relativa (in sensibile difficoltà ad acquistare beni e servizi primari)». Il fenomeno descritto da De Salvo si è fortemente acuito con la crisi degli ultimi anni e Libera ha individuato nell’adozione delle misure di austerità la causa principale dell’aumento della povertà in Italia come nel resto d’Europa. Propone quindi, a livello sovranazionale, principalmente di abbandonare la politica del rigore e della disciplina di bilancio fine a se stessa. Tra le misure da adottare sul piano nazionale Libera propone l’introduzione del reddito minimo, una misura che consentirebbe a chi è sprovvisto di reddito di poter vivere quanto meno dignitosamente grazie ad un sostegno finanziario pubblico.

Qui cominciano a entrare in gioco le amministrazioni comunali le quali, aderendo alla campagna sul reddito minimo lanciata da Libera, chiedono con apposita delibera l’istituzione a livello nazionale del reddito minimo, definito anche di cittadinanza. I comuni di Pizzo e Maierato l’hanno già fatto ma non si sono limitati a ciò. A Maierato, come ha riferito il sindaco Sergio Rizzo, è stato «assegnato ad un concittadino bisognoso e privo di fissa dimora una residenza fittizia (altra proposta di Libera a livello locale) per consentirgli la materiale possibilità di accedere ad alcuni di diritti di base, prestazioni sanitarie in primis». Sempre il Sergio Rizzo, evidenziando le ulteriori iniziative di contrasto alla povertà che il suo Comune sta adottando, ha «annunciato l’introduzione del cosiddetto “baratto amministrativo” che consente di alleggerire il carico fiscale comunale ai cittadini che rendono la propria opera svolgendo delle attività in favore del Comune. L’assessore Cristina Mazzei, dal suo canto, ha rimarcato «l’impegno del Comune di Pizzo nel voler proseguire la collaborazione avviata con Libera» ed ha, altresì, fatto riferimento alle «misure concrete adottate in tal senso, come: la costituzione di un fondo di solidarietà destinato ai cittadini con basso reddito per il pagamento delle bollette del gas ed anche alla recente inaugurazione, nel suo Comune, del centro di aggregazione sociale “La città dei giovani”.

L’iniziativa si è conclusa con i saluti finali di monsignor Giuseppe Fiorillo, coordinatore provinciale di Libera Vibo, il quale ha voluto spronare la folta platea giovanile «a riporre fiducia e speranza nel loro futuro».

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