sabato,Luglio 19 2025

Tour per presentare il suo libro su Nik Spatari: successo in Piemonte per la santonofrese Caterina Malfarà Sacchini

Guida turistica, docente e scrittrice innamorata della propria terra, l’autrice ha animato due diversi incontri ad Alessandria e Carmagnola ricevendo entusiastici riscontri di pubblico

Tour per presentare il suo libro su Nik Spatari: successo in Piemonte per la santonofrese Caterina Malfarà Sacchini
Caterina Malfarà Sacchini durante la presentazione del suo libro in Piemonte

In Piemonte per presentare il suo libro sul geniale artista Nik Spatari e farsi ambasciatrice di una calabresità che non è solo folklore e tradizione ma anche arte moderna e riscatto dagli stereotipi. È stato un inteso fine settimana quello di Caterina Malfarà Sacchini, guida turistica, docente, scrittrice appassionata e innamorata della propria terra, che in due diversi eventi ad Alessandria e Carmagnola, ha presentato il suo ultimo libro “L’arte che salva… uomini e territori, il caso di Nik Spatari”, decisamente coinvolgente.

Ad Alessandria, il 27 giugno, la presentazione è stata curata dall’associazione “Stradafacendo” e ha visto la partecipazione di molte persone presso la Soms del rione Cristo. A dialogare con l’autrice Mauro Lazzarino, già amministratore di Tele Lombardia e attuale co-proprietario di Grp, emittente televisiva Piemontese, e Roberto Zaino, ex direttore creativo di radio Montecarlo e Rtl.

A Carmagnola, il 28 giugno, in collaborazione con l’associazione “Calabresi nel mondo – Santonofresi”, l’incontro è stato introdotto da Gianluca Mandarano e ha visto la partecipazione dell’autrice che ha dialogato con il numeroso pubblico presente in sala commosso e orgoglioso di ascoltare una conterranea da anni impegnata a raccontare esperienze culturali e progetti artistici legati alla valorizzazione dei territori e delle comunità.

L’autrice ha saputo raccontare, con rigore e attenzione ai processi di trasformazione sociale, una Calabria per certi versi meno conosciuta, che ha entusiasmato gli animi dei presenti.
Il libro ripercorre la straordinaria vita di Nik Spatari, artista visionario che ha fondato il MuSaBa, parco-museo e laboratorio a cielo aperto, sorto a Mammola, in provincia di Reggio, trasformando un ex convento abbandonato in un centro internazionale di arte e cultura.

Ma “L’arte che salva” è molto di più di una biografia: è un racconto intenso e visionario di come l’arte possa trasformare il dolore in bellezza, la marginalità in valore, la disabilità in forza creativa, attraverso il linguaggio universale dell’arte.

A Mammola, arte, architettura e spiritualità si fondono in un’esperienza unica. La Bibbia è il filo conduttore simbolico e creativo dell’opera di Spatari: un mosaico di miti, lotte, cadute e rinascite che l’artista rilegge e rappresenta in forme nuove, restituendo all’umanità una visione del sacro come cammino e avventura dell’esistenza.

La storia di Spatari, intrecciata a quella della sua compagna Hiske Maas, si sviluppa con la realizzazione di un sogno: riportare vita e futuro nell’entroterra calabrese, non il solito Sud da cartolina, ma quello profondo, denso di memoria, cultura e possibilità.

«Raccontare Spatari – spiega l’autrice – è stato come dare voce a chi ha scelto di restare, di creare bellezza, laddove sembra esserci solo abbandono. Nel mio libro ho affrontato, con modalità narrativa, alcuni temi universali ma ho parlato anche e soprattutto della forza salvifica dei luoghi e delle identità che, in questo tempo di abbandoni, abbiamo il dovere di custodire e preservare, dimostrando il coraggio di vivere attivamente il presente e la bellezza, spesso mortale».

Articoli correlati

top