martedì,Marzo 19 2024

Tropea Capitale della cultura, la candidatura slitta di un anno

Il ministero dei Beni culturali ha comunicato le nuove scadenze concedendo alla città di Parma di attuare il suo programma nel 2021

Tropea Capitale della cultura, la candidatura slitta di un anno
Lo Stromboli visto da Tropea
Una panoramica di Tropea

Continua il percorso di candidatura della città di Tropea a Capitale italiana della cultura. L’obiettivo viene procrastinato di un anno, dopo che il Dl Rilancio del 19 maggio scorso ha decretato che per il 2021 vi sarà la prosecuzione delle attività culturali di Parma eletta Capitale italiana della cultura 2020. «Scelta giusta e doverosa – sottolinea il comitato promotore tropeano -, che ha tutto l’incondizionato plauso, visto l’impossibilità per Parma di attuare, nell’anno in corso, il programma previsto a causa del lockdown dovuto al Covid-19».

La segreteria generale del MiBact, ieri ha comunicato le modifiche dei termini: il dossier di candidatura dovrà essere presentato entro il prossimo 31 luglio 2020, una giuria di esperti di chiara fama internazionale selezionerà i 10 progetti finalisti entro il 12 ottobre 2020 ed entro il 12 novembre 2020 si conoscerà la città vincitrice della selezione. [Continua]

Tropea 2021 diventa, di conseguenza, Tropea 2022. «Per la Calabria – fa sapere la coordinatrice del gruppo di lavoro Luisa Caronte – la candidatura di Tropea a capitale della cultura rappresenta un vero rilancio socio economico, facendo leva, sull’asserzione che lo sviluppo sostenibile passa inevitabilmente dalla valorizzazione del sistema culturale».

Tropea, si ricorda, affonda le sue radici nel mito e nella leggenda che la vuole fondata da Ercole di ritorno dalle colonne che segnavano la fine dell’antico mondo conosciuto. Città natale del filosofo Pasquale Galluppi, dell’impressionista Albino Lorenzo, ricca di un’architettura impregnata di storia e pregio, con i suoi numerosi palazzi nobiliari. «Tropea è Storia, accoglienza, integrazione, cultura, turismo – si sottolinea ancora – è il brand di tutta la Calabria, che tutto il mondo ci invidia! La sua cultura culinaria è un patrimonio indiscusso, patria che dà il nome alla cipolla rossa, prodotto di questa terra inserito nella Dieta mediterranea – patrimonio mondiale dell’Unesco».

Tropea, si rimarca, è anche «cultura cinematografica e scientifica, con grandi nomi come Raf Vallone, attore componente dell’Accademy Award che attribuisce i premi Oscar, calciatore, giornalista; Renato Dulbecco, medico, biologo e premio Nobel nel 1975. Culla della Chiesa cattolica in Calabria, con la sua meravigliosa concattedrale, la spettacolare Isola nella quale è situata la chiesa un tempo eremitica di Santa Maria, scrigno di tanti tesori. Tropea è carità sociale, espresse in opere di Santi e Beati come Santa Domenica, tra le prime martiri del cristianesimo, don Francesco Mottola e Irma Scrugli».

La coordinatrice Luisa Caronte, chiama quindi «tutte le forze sociali del territorio, il partenariato pubblico privato che compone il comitato promotore, il comitato d’onore, l’associazionismo, il mondo delle imprese turistiche e produttive, tutti gli esperti che compongono il gruppo di lavoro chiamato a redigere il dossier di candidatura e l’intera popolazione. E dopo la drammatica chiusura, dovuta al coronavirus, che ha messo in ginocchio l’economia del Paese e rastrellato impietosamente il turismo», incita a «riprendere con maggior forza ed entusiasmo da dove si era rimasti in quei terribili giorni, convinta più che mai della grande opportunità di ripresa sociale e economica, che rappresenta vincere questa sfida. Con Tropea la Calabria riparte per progettare un’azione di sviluppo sostenibile dell’intera regione».

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