mercoledì,Aprile 24 2024

Confraternite, a Potenzoni la prima edizione del premio “Fedeltà alla tradizione”

Il riconoscimento all’Arciconfraternita del Rosario di Vibo Valentia. Undici le congreghe partecipanti all'iniziativa nella frazione di Briatico

Confraternite, a Potenzoni la prima edizione del premio “Fedeltà alla tradizione”

E’ stato conferito all’Arciconfraternita del Rosario di Vibo Valentia il premio relativo alla prima edizione “Fedeltà alla tradizione”. L’iniziativa è stata voluta e organizzata dalla parrocchia e dalla confraternita “Maria Santissima Assunta” di Potenzoni di Briatico. Nella frazione dell’ormai noto “paese dell’Infiorata” la giornata di incontro, grazie al quale le congreghe si sono confrontate, sono state rappresentate le comunità di Monterosso, Rombiolo, Tropea, Maierato, San Giovanni- Zambrone, Pannaconi, San Marco di Cessaniti e Vibo Valentia. Il premio è nato per conoscere le diverse tradizioni religiose del Vibonese e per offrire un momento di condivisione. E’ stato anche un modo per di valorizzare tra tante, quelle che mantengono fedelmente le caratteristiche di base senza “inquinamenti che non provengano dal pensiero cristiano”. Ai saluti del priore di Potenzoni Rosario Crudo, ha fatto seguito l’intervento del parroco padre Luigi Scordamaglia. Nell’illustrare il senso dell’istituzione del Premio, il prelato ha più volte rimarcato il concetto di “fedeltà alle proprie radici, alle proprie tradizioni”. Aspetti ripresi anche da padre Lorenzo di Bruno, ex parroco, nel sottolineare i cambiamenti adottati dalla Chiesa a partire dagli anni Cinquanta e dai processi di “rinnovamento”.

Le relazioni sono state quindi curate da Martino Michele Battaglia nelle vesti di docente di Antropologia culturale. Il suo intervento, incentrato sul ruolo delle confraternite nella storia, ha spaziato dai simboli agli “oggetti” di culto: «I simulacri – ha specificato – non sono totem ma sono un commemorare, un ricordo. Come le foto dei nostri cari scomparsi nelle nostre case». Quindi, in merito alle processioni, Battaglia ha parlato di “vero atto di testimonianza”. Prima della consegna del Premio, il commento di Antonio Pontoriero coordinatore regionale della confederazione delle confraternite delle Diocesi d’Italia sull’operosità e sullo spirito di dedizione di tali sodalizi laici. Il riconoscimento, un’opera dello scultore Michele Zappino, è stato infine assegnato all’Arciconfraternita del Rosario e ritirato dal priore Francesco Colelli: «Prima di qualche anno fa – ha detto – era impensabile pensare di riunire più confraternite in un unico momento di condivisione. Ci siamo sentiti comunità unica». Ha chiuso l’appuntamento la celebrazione della santa messa e la processione per le vie del paese con l’icona della “Dormitio” (l’entrata della Madonna nella gloria di Dio).

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