venerdì,Marzo 29 2024

Mileto: il Museo Statale si arricchisce dei preziosi reperti della “raccolta Polistena”

Sabato sera nel cortile dell’Episcopio il concerto “Canti gregoriani tra le antiche vestigia normanne” a cura del Coro polifonico “Gregorianum” della Cattedrale

Mileto: il Museo Statale si arricchisce dei preziosi reperti della “raccolta Polistena”

In vista dell’allestimento della nuova ala espositiva, si arricchisce di nuovi preziosi reperti il Museo statale di Mileto, polo culturale d’eccellenza della provincia di Vibo Valentia e dell’intera Calabria. Nei giorni scorsi, infatti, la realtà museale diretta da Faustino Nigrelli, di cui quest’anno ricade il ventennale della nascita, ha acquisito in comodato d’uso gratuito alcune opere di grande valore artistico della “raccolta Polistena”, molte delle quali provenienti dalle strutture architettoniche della Mileto antica, nell’anno mille elevata da Ruggero I d’Altavilla a capitale della propria contea normanna.

Testimonianze nitide della grandezza e dell’importanza storica dell’urbe capostipite del processo di rilatinizzazione del Meridione d’Italia che, a breve, una volta delineato il nuovo percorso cronologico, assieme ad altre oggi in deposito o prossime all’acquisizione, gli appassionati del settore e i semplici visitatori potranno ammirare nei circa mille metri quadri di raddoppiata area espositiva. L’archeologo Luigi Emanuele Corrado e gli altri discendenti della famiglia del poeta, “a testimonianza del profondo legame affettivo che li lega alla città di Mileto”, hanno nello specifico donato alla struttura di pertinenza del Polo museale della Calabria, diretto da Angela Acordon, dei dipinti e alcuni manufatti marmorei, quest’ultimi “strappati” dal giardino di casa Polistena dal valente maestro di restauro Giuseppe Mantella.

Si tratta di un quadro su lamina di Tommaso De Vivo raffigurante San Filippo Neri (XIX secolo), di un bozzetto in olio su tela raffigurante la benedizione di un cavaliere dell’artista Diego Grillo (XX secolo), di un frammento di portale (V-VI secolo), di un frammento di scultura raffigurante un leoncino (XIV secolo), di un bassorilievo raffigurante una coppia di cherubini (XVII secolo), di un tabernacolo (sec. XVI-XVII), di un medaglione raffigurante la Madonna col Bambino (XVII secolo), di una colonna con base e capitello (V-VI secolo), di una chiave di volta con motivi ornamentali (V-VI secolo), di alcuni piccoli frammenti di cornice.

Intanto, nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato sera alle 19 nella splendida cornice dell’adiacente cortile il Museo in sinergia con la Pro Loco ospiterà l’atteso concerto “Canti gregoriani tra le antiche vestigia normanne”, a cura del Coro polifonico “Gregorianum” della Cattedrale. Diretto dal maestro Diego Ventura, nell’occasione il gruppo di cantori proporrà un repertorio variegato, che toccherà anche la polifonia antica e moderna e la musica profana.

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