venerdì,Marzo 29 2024

Femminicidio e ribellione al femminile, domani il convegno di ViboInsieme

Al Centro di aggregazione sociale di via Gagliardi, un momento di riflessione su tematiche quanto mai attuali con la presentazione di “Angela la malandrina” di Maria Concetta Preta.

Femminicidio e ribellione al femminile, domani il convegno di ViboInsieme

«Un importante momento di riflessione sull’universo del rapporto uomo-donna, sul tema del disagio, dell’emarginazione ma anche del riscatto e della ribellione al femminile, tra passato e presente». Vuole essere questo l’incontro sul tema “Femminicidio ieri ed oggi. Le brigantesse e il femminicidio di potere”, in programma domani, sabato 28 novembre, alle ore 17, presso il Centro di aggregazione sociale di via Enrico Gagliardi a Vibo Valentia.

Il convegno, organizzato dall’associazione storico culturale ViboInsieme in collaborazione con Asi Vibo Valentia e con i comitati delle Due Sicilie – Calabria, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, vedrà relazionare sui temi della serata Claudia Mirabito, avvocato e responsabile Pari opportunità Asi, e Rosario Messina, responsabile regionale Comitati Due Sicilie.

Il tutto per poi presentare il libro “Angela la malandrina” della scrittrice vibonese Maria Concetta Preta. Si tratta di un monologo-confessione incentrato sulla violenza, in cui Angela, una contadina della seconda metà dell’800, fuggita da casa per disperazione, si dà alla macchia consegnandosi ad una banda di briganti che infestano la Sila, il “Gran bosco d’Italia”. La protagonista vivrà un’avventura umana in cui si mescolano coraggio e paure, rischio e gloria. Moderatore sarà il giornalista Maurizio Bonanno.

«Tra passato, presente e futuro, abbiamo voluto lanciare un messaggio importante – spiega Michele La Rocca, presidente ViboInsieme – ieri, come oggi, le donne non si picchiano, si amano. Per questo abbiamo aderito senza esitare alla Giornata nazionale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per denunciare un problema troppo spesso sottovalutato o lasciato alla mera cronaca giornalistica».

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