giovedì,Marzo 28 2024

Rocco Mangiardi a Vibo, fede e poesia nel libro del testimone di giustizia (VIDEO)

“Poesie d'amore, di fede e di ciarpame”. È il titolo del libro dell’imprenditore lametino sotto scorta dal 2009. La presentazione a Palazzo Santa Chiara, sede del sistema bibliotecario vibonese, su iniziativa di Libera  

Rocco Mangiardi a Vibo, fede e poesia nel libro del testimone di giustizia (VIDEO)

Non permettere al male di spegnere tutte le luci, di toccare il nucleo più intimo dove risiedono la speranza, la libertà, gli affetti. È un messaggio inedito, a tratti spiazzante, quello contenuto nel libro di Rocco Mangiardi, testimone di giustizia, sotto scorta dal 2009. “Poesie d’amore, di fede e di ciarpame”, edito da Calabria Edizioni, è una raccolta di pensieri scritto usando il linguaggio della poesia, quello che Agnese Moro, autrice della prefazione, definisce “il respiro del mondo”. 

Il volume è stato presentato a Palazzo Santa Chiara, sede del Sistema bibliotecario Vibonese. Un’iniziativa fortemente voluta dal coordinamento provinciale di Libera contro le mafie, che nel lungo e accidentato percorso di contrasto al malaffare non lo ha mai lasciato solo. 

Titolare di un’attività commerciale a Lamezia Terme, Rocco Mangiardi vive sotto scorta dal 2009. Minacciato dal clan Giampà, ha denunciato i suoi estorsori e sostenuto una lunga battaglia in Tribunale, senza mai arretrare di un millimetro. Ed è quello il “ciarpame” al quale fa riferimento nel titolo del libro. La ‘ndrangheta che fa appassire tutto ciò che sfiora. Finché non incontra l’opposizione di un solo filo d’erba. 

 

Apparentemente fragile, ma ben radicato a terra, esempio di resilienza e resistenza. Così si definisce Rocco Mangiardi nel componimento che racchiude, con la sintesi scarna e assertiva propria della poesia, il percorso di una vita. “Affinità”, la prima della raccolta: “Di sera cresciamo insieme/il filo d’erba e io/lui in altezza/io in dignità/e non ci importa nulla che la falce arrivi/e quando sarà venga tranquilla/ci troverà ben vivi”.

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