giovedì,Aprile 25 2024

Provincia, i dipendenti in agitazione a colloquio con Oliverio

Ghiotta occasione per i lavoratori di contrada Bitonto, che ieri hanno raggiunto il presidente della Regione a Mileto. Sollecitato il rientro di alcuni fondi. Ancora tre le mensilità arretrate, ma si aprono spiragli per il pagamento dello stipendio di gennaio.

Provincia, i dipendenti in agitazione a colloquio con Oliverio

La visita del presidente Oliverio a Mileto è stata l’ennesima occasione per i dipendenti della Provincia di Vibo Valentia per rivendicare le proprie spettanze. Intanto, sono ancora tre le mensilità ferme al palo.

Dopo ore e ore di attesa, ieri sera una delegazione è riuscita ad ottenere un confronto con il presidente della Regione. «Lo stipendio di gennaio potrebbe essere erogato già da lunedì, dato che la ragioneria lo ha lavorato ed emetterà il mandato alla banca», ha detto il rappresentante sindacale Cristian Vardaro, uno dei volti noti della vertenza che da mesi, interessa Palazzo ex Enel.

La risoluzione della stessa sembra tuttavia lontana per i 200 impiegati, pronti a riprendere la protesta qualora la tesoreria decidesse di congelare i fondi. Ritornando al faccia a faccia con Oliverio, sono stati chiesti chiarimenti in merito ai centri per l’impiego, con 29 dipendenti che dalla Provincia verranno spostati alla Regione. Un notevole risparmio, dal punto di vista delle remunerazioni.

«Abbiamo sollecitato il trasferimento delle risorse relative alle anticipazioni di cassa per il 2015. Un milione e trecentomila euro, in grado di appianare la situazione definitivamente. Così come il rientro dei fondi per la formazione professionale», ha affermato inoltre Vardaro. Mario Oliverio potrebbe dare un apporto politico importante, ha riferito ancora l’Rsu, ma serve una velocizzazione dell’apparato burocratico. Serve oliare la macchina, insistere, ma soprattutto bisogna accelerare il processo di riordino della riforma Delrio.

Intanto, a breve, si aggiungerà anche lo stipendio di aprile alle mensilità arretrate. Fatto che genererà ulteriore nervosismo tra i dipendenti, già piuttosto palpabile anche durante l’assemblea del personale di alcuni giorni fa. «Qualora non si dovesse prospettare concretezza ci determineremo. D’altronde tutti i passi in avanti sono stati fatti grazie alle nostre azioni dimostrative, alle nostre proteste», ha concluso Vardaro.

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