giovedì,Aprile 25 2024

Igp per la ‘Nduja di Spilinga, il Consorzio riavvia l’iter per il riconoscimento del marchio

Presentata la necessaria documentazione al dipartimento Agricoltura della Regione Calabria e al ministero delle Politiche agricole. Prioritario tutelare l’origine del prodotto. Il presidente Fiamingo: «È la volta buona»

Igp per la ‘Nduja di Spilinga, il Consorzio riavvia l’iter per il riconoscimento del marchio

L’Indicazione geografica protetta per uno dei prodotti tipici più famosi e apprezzati del Vibonese: la ‘Nduja di Spilinga. È l’obiettivo al quale da tempo lavora il Consorzio ‘Nduja di Spilinga, organismo che raggruppa alcuni produttori dell’insaccato che nel tempo è divenuto un vero e proprio simbolo del piccolo centro vibonese e della perizia dei suoi “salumieri”.

Prodotto dalle caratteristiche uniche che, sebbene non trovi nel territorio un particolare radicamento produttivo delle materie prime da quale ha origine (carne suina e peperoncino) ha senza dubbio legato il suo nome e il suo successo all’area spilingese, trovando qui e nella tradizionale ricetta, da secoli tramandata di padre in figlio, il suo contesto ambientale, gastronomico e culturale di riferimento.

La ‘nduja, in altre parole, è nata all’ombra dell’acquedotto romano e della rupe della Madonna delle fonti (altri simboli del piccolo centro vibonese) ed è qui che, per i suoi produttori, deve evidentemente restare radicata, al netto dei tentativi portati avanti da altri territori (specie sulla scia del successo internazionale del prodotto) di avviare produzioni parallele.

Ora però Spilinga fa finalmente un passo avanti in questa direzione, trasmettendo, su iniziativa del Consorzio (dopo alcuni tentativi finiti in un nulla di fatto), la nuova documentazione necessaria all’avvio dell’iter per il riconoscimento dell’Igp al dipartimento Agricoltura della Regione Calabria e, contestualmente, al competente dipartimento del ministero delle Politiche agricole. Incartamenti predisposti e presentati dal presidente del Consorzio Francesco Fiamingo e dal consigliere comunale delegato Antonio Pugliese.

«Si conclude – ha afferma il presidente Fiamingo al Quotidiano del Sud -, questa prima fondamentale fase dell’iter che dovrà giungere fino alla tutela definitiva della ‘Nduja di Spilinga attraverso il riconoscimento del tanto atteso marchio Igp. Abbiamo lavorato tanto in questi ultimi mesi senza mai abbassare la guardia, al fine di preparare i fascicoli contenenti tutte le informazioni necessarie per sancire una volta per tutte quella che è una verità acclarata e affermata ormai dappertutto: la ‘nduja, così come apprezzata e riconosciuta nel mondo, ha origine a Spilinga. È qui che da secoli viene prodotta grazie alle antiche tecniche di lavorazione e diventa eccellenza agroalimentare in virtù del particolare microclima tipico del nostro territorio».

Nelle scorse settimane l’argomento aveva registrato anche l’interessamento del capogruppo Pd in commissione Agricoltura alla Camera dei deputati, il calabrese Nicodemo Oliverio, che, recatosi in visita allo stabilimento produttivo de L’Artigiano della ‘nduja, ha preso impegni con il capo dipartimento del ministero delle Politiche agricole, Luca Bianchi, ai fini dell’apertura di un tavolo di concertazione sull’Igp.

Elementi che fanno ben sperare in un positiva evoluzione dell’iter. Ad auspicarlo è lo stesso Fiamingo non prima di mettere in evidenza come «con rammarico, ma senza demordere, abbiamo percepito l’esistenza di troppi interessi occulti che di fatto rallentano ciò che dovrebbe essere il suggello naturale per consacrare ciò che Spilinga ha di meglio da offrire alla Calabria e al mondo intero. Adesso – aggiunge -, siamo certi che le istituzioni preposte non mancheranno di dare il giusto seguito alla nostra istanza in una proficua opera di collaborazione. Colgo l’occasione per ringraziare quanti ci hanno sostenuto: le aziende di produzione della ‘nduja , l’amministrazione comunale di Spilinga e il consigliere regionale Michele Mirabello. Siamo consapevoli che c’è ancora tanta strada da percorrere ma da oggi ripartiamo con rinnovato entusiasmo su solide basi».

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