mercoledì,Aprile 24 2024

Distretto del cibo, prima riunione del Cogal Monte Poro-Serre vibonesi

L'incontro è servito per discutere l'impostazione programmatica, dopo la manifestazione d'interesse da parte della Regione. «Avrà un ruolo strategico per promuovere le eccellenze del vibonese»

Distretto del cibo, prima riunione del Cogal Monte Poro-Serre vibonesi

Passi in avanti verso la creazione del Distretto del cibo del territorio rurale vibonese. Si è tenuta giovedì, in remoto, la prima riunione del partenariato pubblico-privato per il riconoscimento del Distretto, promossa dal Cogal Monte Poro-Serre Vibonesi. L’incontro è servito per discutere e condividere l’impostazione programmatica del Distretto, relativamente alla Manifestazione di interesse della Regione Calabria pubblicata sul B.U.R.C. del 30 aprile 2021. È stata sottolineato l’esigenza, resa ancora più urgente dagli impatti economici e sociali della pandemia, di mettere a punto uno strumento, qual è appunto il Distretto, capace di svolgere un ruolo strategico per promuovere e valorizzare le filiere agroalimentari e ittiche del territorio, favorendo l’integrazione tra le diverse attività agricole, agroalimentari, della pesca artigianale e di promozione e salvaguardia complessiva del territorio. [Continua in basso]

«Nello specifico – ha affermato Raffaele Greco, presidente del Cogal Monte Poro Serre Vibonesi – è necessario lavorare per interconnettere le attività di produzione, trasformazione e valorizzazione dell’agroalimentare e della pesca con le attività turistiche e di ricezione. Con ciò, assecondando e valorizzando le straordinarie potenzialità del territorio vibonese che, come noto, in una ristrettissima area geografica, può vantare molteplici risorse (beni paesaggistici, ambientali e culturali di enorme varietà e bellezza, prodotti agroalimentari e della piccola pesca costiera, eno-gastronomici e artigianali, di grande qualità e tipicità, storia ultramillenaria), difficilmente riscontrabili in altri contesti territoriali».

Il progetto del Distretto intende promuovere il concetto di ruralità quale traino dello sviluppo sostenibile del territorio, «per riorganizzare le identità locali e favorire la messa in rete delle eccellenze e delle tipicità, a partire dagli importanti risultati esitati dal Progetto transnazionale “Medeat”, sulla caratterizzazione dell’offerta locale, con la prima definizione, sul territorio vibonese, degli itinerari eno-gastronomici e culturali. Ciò, nella consapevolezza della formidabile crescita – ha concluso Greco – che, negli ultimi anni (prima ovviamente della pandemia), hanno avuto i temi legati al mondo della gastronomia e dei prodotti tipici e di alta qualità, dove il “cibo”, per alcune fasce di turisti, rappresenta la motivazione principale degli spostamenti e delle vacanze, superando l’ottica escursionistica e occupando sempre più spazio e tempi ben definiti che possono andare dal weekend all’intera settimana».

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