venerdì,Marzo 29 2024

Sant’Onofrio, 3,5 milioni di euro per la messa in sicurezza di depuratore e rete idrica

Il Comune rientra tra gli enti beneficiari dei finanziamenti ministeriali destinati ad interventi sulle opere pubbliche

Sant’Onofrio, 3,5 milioni di euro per la messa in sicurezza di depuratore e rete idrica

L’Amministrazione comunale di Sant’Onofrio esprime «grande soddisfazione» per l’ottenimento di finanziamenti pubblici per oltre 3,5 milioni di euro, destinati alla realizzazione di un intervento di messa in sicurezza del depuratore comunale e ad un secondo intervento per il ripristino della rete idrica e fognaria oggetto di numerose perdite e dell’inefficiente smaltimento delle acque meteoriche. Il Comune risulta tra i 286 enti in tutta Italia beneficiari dei finanziamenti erogati dai ministeri dell’Interno e dell’Economia per oltre 297milioni di euro per l’anno 2019. Cinque i comuni interessati dalle misure nel Vibonese. Oltre a Sant’Onofrio hanno avuto accesso ai fondi anche Pizzo, Stefanaconi e Zambrone. Recuperata anche la richiesta del Comune di Monterosso precedentemente esclusa, per un totale di fondi che supera i 18 milioni di euro messi a disposizione dei citati enti locali. Per ciò che attiene Sant’Onofrio, il primo intervento prevede uno stanziamento di oltre 2 milioni di euro per la realizzazione di opere di consolidamento dell’argine franato a ridosso dell’impianto di depurazione. «La forte preoccupazione sullo stato strutturale del depuratore, ha portato l’Amministrazione – afferma l’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonio Ferito – a ritenere prioritario l’intervento sull’area interessata. Si ricorda che il depuratore, rischia un collasso strutturale delle vasche di trattamento a seguito di un progressivo allargamento della fossa carsica adiacente all’impianto dovuto ad una continua e costante erosione delle pareti segnalata alle autorità competenti fin dal lontano autunno 2015. Nel gennaio del 2017, a seguito di eventi meteorici straordinari, sono state rinnovate le precedenti segnalazioni, riscontrando un sopralluogo immediato della Protezione civile regionale, e censendo la struttura comunale nell’ambito degli interventi di ripristino a fronte di fenomeni di dissesto idrogeologico».

Il secondo intervento programmatico, spiega lo stesso Ferito, con uno stanziamento pari a 1,5 milioni di euro «si concentra nella risoluzione dei sempre maggiori problemi rilevati nel centro abitato dove le perdite idriche e fognarie producono voragini nel terreno sottostante con un aumento della problematica a seguito dei fenomeni piovosi sempre più intensi. Grazie a questo contributo pubblico mirato, l’Amministrazione comunale intende procedere contestualmente, impegnando altre risorse, all’ammodernamento della rete idrica e fognaria comunale, predisponendo altresì una nuova rete per la raccolta delle acque meteoriche e interventi di manutenzione straordinaria e di efficientamento dei sistemi di approvvigionamento, potabilizzazione, sollevamento, distribuzione e depurazione. Insomma un programma complessivo di interventi che incide sul ciclo integrato di gestione della risorsa idrica con l’obiettivo di garantire nei prossimi anni una fornitura idrica sostenibile e di qualità. L’intervento tecnico specifico, prevede il rifacimento totale della rete idrica e fognaria nel circuito urbano. A tutto ciò, ne consegue che l’opera futura avrà vari obiettivi, non solo la riduzione degli sprechi idrici e di conseguenza la garanzia per tutta la cittadinanza di un sevizio efficiente, ma di riflesso saranno ammodernate le strade oggetto dall’intervento di ripristino idrico. Inoltre – conclude Ferito -, il progetto dell’intera distribuzione idrica si concentrerà, oltre al miglioramento dell’impianto, al recupero delle acque bianche, causa principale dell’usura del fondo stradale, e in generale sul ripristino dei serbatoi Cao, Razzeno e Colafiore. In più, si procederà a eseguire opere di efficientamento come l’acquisto di pompe di emungimento e di sollevamento a basso consumo energetico, nonché l’istallazione di specifici impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, con la finalità che il nostro comune, possa raggiungere una autogestione di tutto l’impianto del servizio idrico».

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