venerdì,Aprile 19 2024

Vibo, sindacati pronti alla manifestazione sul Mezzogiorno di Reggio Calabria

Riunione unitaria di Cgil, Cisl e Uil in vista della grande mobilitazione di sabato 22 giugno. Sul tavolo le principali emergenze del territorio: dalla sanità al precariato

Vibo, sindacati pronti alla manifestazione sul Mezzogiorno di Reggio Calabria

Una partecipata riunione unitaria si è tenuta stamattina a Vibo Valentia. Oggetto della riunione è stata la manifestazione nazionale sul Mezzogiorno di Cgil, Cisl e Uil in programma per sabato 22 giugno a Reggio Calabria. Dall’incontro è emerso che lavoratori, precari, pensionati del territorio vibonese parteciperanno in modo massiccio alla manifestazione. Saranno, infatti, molti i pullman che partiranno dai diversi comuni della provincia di Vibo Valentia. A darne notizia sono stati il segretario generale della Ust Cisl Magna Grecia, Francesco Mingrone, Raffaele Mammoliti, segretario generale Cgil Area Vasta, Pasquale Barbalaco, coordinatore Uil Catanzaro e Vibo Valentia e Santo Biondo segretario generale Uil Calabria. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati temi molto importanti come i disagi delle zone interne, l’assetto idrogeologico del territorio, l’apparato produttivo, il porto e la sanità. «Il Vibonese – si legge in un resoconto – rappresenta una delle realtà più neglette della regione e certamente non si può stare immobili né verso la politica molto distante dai problemi reali né verso coloro i quali ai vari livelli hanno responsabilità di governo. Dopo il 22 giugno si proseguirà con azioni mirate al fine di sollecitare provvedimenti adeguati per dare risposte concrete al deficit di sviluppo produttivo e di diritti di cittadinanza».

«Utilizzare bene le risorse per il Mezzogiorno, del patto per la Calabria e i benefici previsti dalla Zes è una priorità assoluta e in questa direzione agiremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi»: questo uno dei concetti venuti fuori in modo molto chiaro nel corso dell’incontro. Valutazione positiva si è espressa per il Decreto approvato sulla Sanità dal Parlamento: «uno strumento – secondo quanto emerso – che potrà aprire una stagione nuova per migliorare i Lea, abbattere le lunghe liste d’attesa, procedere con le assunzioni necessarie per evitare il collasso e il rischio della tenuta del sistema sanitario regionale pubblico, migliorare le strutture e i presidi. Tutto questo è fondamentale per combattere il virus della corruzione diffuso nel settore della sanità e che le tante indagini della Magistratura hanno portato alla luce. La legalità – continua la nota – è essenziale per garantire nel nostro territorio: tenuta democratica, crescita civile e sviluppo produttivo». Ai lavori sono intervenuti delegati, Rsu, pensionati e dirigenti di categoria. Le conclusioni dei lavori sono state affidate al segretario generale della Uil Calabria Santo Biondo il quale ha sollecitato un grande piano di investimenti pubblici e privati per il Mezzogiorno e la Calabria in modo da migliorare gli attuali indicatori economici sociali occupazionali che ci fanno avere il Pil pro capite più basso delle regioni d’Europa.

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