sabato,Aprile 20 2024

Contratti di sviluppo, torna d’attualità il progetto Vibo Marina Waterfront

A rilanciarlo, nel corso del recente confronto sui Cis alla Scuola di polizia, il presidente della Camera di commercio Nuccio Caffo. Dalle navi da crociera al borgo marinaro ecco cosa prevede la proposta

Contratti di sviluppo, torna d’attualità il progetto Vibo Marina Waterfront

«Una nuova e reale opportunità di sviluppo per il Porto di Vibo Marina si apre con i Cis, i Contratti istituzionali di sviluppo messi in campo dal Governo nazionale per velocizzare la realizzazione di interventi cantierabili, scandendo tempi, modalità, responsabilità». Il presidente della Camera di commercio di Vibo Valentia Sebastiano Caffo rilancia, infatti, il progetto di riqualificazione funzionale e architettonica area muro paraonde Molo Generale Malta-Banchina Cortese del Porto di Vibo Marina per escursionismo, turismo nautico e crocieristico, proposto dall’Ente già dal 2014 a seguito di un concorso di progettazione, condiviso con soggetti pubblici e con la popolazione del territorio e poi consegnato al Comune per competenza e per gli adempimenti conseguenziali, e rimasto, purtroppo, irrealizzato per le note vicende riguardanti la sorte dei  finanziamenti afferenti la rimodulazione dei Patti territoriali. [Continua dopo la pubblicità]

L’occasione è stata la riunione dell’altro ieri alla Scuola di Polizia di Vibo, convocata dal prefetto Francesco Zito, proprio per verificare con i rappresentanti istituzionali del territorio, e alla presenza di Invitalia, Agenzia nazionale per lo Sviluppo che fa capo al ministero dell’Economia, la sussistenza di progetti idonei ad accedere ai finanziamenti stanziati per il Cis Calabria. Il presidente Caffo, affiancato dal segretario generale dell’Ente Bruno Calvetta, in piena sintonia con il sindaco Maria Limardo, ha sottolineato gli «aspetti strategici e innovativi del progetto pensato proprio per il rilancio economico e sociale dell’infrastruttura portuale e del borgo marinaro e, in un’ottica più ampia, di tutto il territorio provinciale, di cui costituiscono importante approdo e fondamentale porta d’accesso».

«Il progetto Vibo Marina Waterfront – ha spiegato il Presidente – sintetizza la duplice finalità di valorizzazione del Porto di Vibo Marina assecondando la sua vocazione turistica come anche, a ricaduta, quella peschereccia/commerciale e, allo stesso tempo, di riqualificazione urbana, restituendo decoro e fruibilità ad un’area fortemente degradata, quella del Molo Generale Malta-Banchina Cortese, dove insistono presidi istituzionali, spazi pubblici e importanti attività imprenditoriali. Un progetto coerente ed armonico dal punto di vista paesaggistico e funzionale che vuole rendere attrattivo, moderno e dinamico il porto come sintesi ed espressione di una comunità accogliente, di un sistema produttivo d’eccellenza, di servizi turistici efficienti, nonché come avamposto di un territorio da scoprire nei suoi molteplici aspetti identitari, creando un circuito virtuoso di crescita economica, sociale ed occupazionale non solo a livello locale ma anche regionale. Basti pensare, infatti, ad esempio, che la possibilità di attracco delle navi da crociera a Vibo Marina comporterebbe il riversarsi di migliaia di turisti non solo nella cittadina costiera, ma, con un adeguato sistema viario e di trasporto, anche in tutta la provincia e in tutta la regione, con destinazione mete note e meno note, comunque potenziando così il sistema economico complessivo».

Il progetto Vibo Marina Waterfront, nella stesura originaria, è visionabile in tutti i suoi aspetti sul sito istituzionale della Camera di Commercio di Vibo Valentia www.vv.camcome.it, accedendo, nell’home page, alla sezione A.S.PO e,  quindi, al suo interno, all’area “Progetti”. «In questo momento storico – sottolinea il Presidente Caffo – l’opportunità di sviluppo offerta dai Cis è, dunque, importante per il Porto di Vibo Marina così come per tutti i progetti che possono segnare una svolta per il nostro territorio e, di conseguenza, per la Calabria tutta. Auspico pertanto che intorno a questi interventi e all’interesse comune di creare reali condizioni di crescita competitiva si ritrovino e si coalizzino istituzioni, imprese, comunità, per condividere e partecipare, con impegno e responsabilità, percorsi ed azioni per un cambiamento, oggi, davvero possibile».

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