mercoledì,Aprile 24 2024

Turismo, albergatori ed enti in rete per il Distretto Costa degli Dei – Video

Le opportunità offerte dalla nuova legge regionale sono state al centro di un incontro promosso dall’associazione di rappresentanza a Ricadi alla presenza di attori pubblici e privati

Turismo, albergatori ed enti in rete per il Distretto Costa degli Dei – Video

Gli albergatori vibonesi si attrezzano per cogliere le opportunità derivanti dalla nuova legge regionale sui Distretti turistici, approvata nel febbraio di quest’anno dal consiglio regionale della Calabria, e tracciano le nuove linea guida di quello che sarà il futuro Distretto della Costa degli Dei. Un soggetto pubblico-privato chiamato a governare gli aspetti legati alla ricettività dell’area a più alta vocazione turistica della regione. Un territorio capace, soprattutto grazie alle sue bellezze paesaggistiche, di attrarre centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo, accolti in strutture in cui si concentra il maggior numero di posti letto della Calabria. Ad avviare il percorso, con un’inedita strategia di condivisione e compartecipazione, è l’Associazione albergatori Vibo Valentia che, nella giornata di ieri, al Capo Vaticano Resort di Ricadi, ha coinvolto tutti gli attori istituzionali e non chiamati a giocare un ruolo nel processo. Presenti, tra gli altri, oltre a numerosi operatori del settore, il prefetto di Vibo Valentia Francesco Zito, il consigliere regionale Michele Mirabello – promotore della legge -, il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, i rappresentanti dei Comuni di Drapia e Joppolo, anch’essi compresi nei 14 comuni ricadenti nel futuro Distretto della “Costa degli Dei”. A non passare inosservata, come evidenziato dai promotori del workshop, l’assenza del sindaco di Ricadi Giulia Russo, padrona di casa nell’occasione non pervenuta.  

La platea del workshop

«La legge offre aspetti estremamente innovativi per la nostra zona – ha rimarcato nel corso del suo intervento Luca Giuliano, presidente dell’Associazione albergatori Vibo Valentia -, in primis perché permette di mettere attorno allo stesso tavolo attori di mondi che purtroppo fino ad oggi non si sono mai parlati. Bisogna mettersi insieme e capire lo stretto senso d’interdipendenza che esiste tra attori pubblici e privati. Il nostro territorio finalmente ha l’opportunità legislativa di farlo e allora ben venga. La responsabilità adesso ricade interamente su di noi». Una governance pubblico-privata, quella disegnata dalla normativa regionale, che sarà chiamata a gestire soprattutto il tema cardine dello sviluppo turistico: quello dei servizi e delle infrastrutture. «Noi abbiamo su questo territorio una serie di emergenze sul piano infrastrutturale – ha detto dal canto suo Massimo Vasinton, presidente dell’Associazione albergatori di Tropea -, a partire dai collegamenti fino all’erosione costiera e al ripascimento delle coste che ormai è divenuto un aspetto fondamentale per il prosieguo e la crescita della nostra destinazione. Se vogliamo andare a competere con altre destinazioni, prima di tutto abbiamo la necessità di mettere fine a queste carenze infrastrutturali».  

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