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Capistrano e Sorianello nel 5G, ma si discute sui possibili “danni”

I due Comuni vibonesi coinvolti nella sperimentazione della nuova frequenza insieme ad altri due in tutta la Calabria. E a Cosenza ci si interroga sulle eventuali conseguenze

Capistrano e Sorianello nel 5G, ma si discute sui possibili “danni”

Quattro Comuni in Calabria coinvolti nella sperimentazione del 5G, due dei quali nel Vibonese: Capistrano e Sorianello (gli altri sono Sorbo San Basile e Canolo). Una tecnologia di connessione di ultima generazione che aprirà nuove sfide sia in termini tecnologici che dal punto di vista degli investimenti. Ma c’è un ma. A porselo, in particolare, alcuni studiosi, ricercatori, esperti del settore, che hanno organizzato a Cosenza un convegno dal titolo “Verità sulla tecnologia 5G. A colloquio con coloro che studiano, ricercano, scoprono. Soluzioni di scienze e di diritto”, che si terrà lunedì 28 ottobre 2019 alle ore 16.30 alla Sala degli Specchi della Provincia.

«Proveremo a fare chiarezza nel corso dell’incontro insieme ad esperti, ricercatori e associazioni che si interessano di salute e ambiente. L’obiettivo – ha affermato il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci – è quello di riflettere e discutere insieme dello sviluppo delle reti di telecomunicazione ad alta frequenza, e dare ai sindaci gli strumenti per poter valutare e decidere se vietare o meno l’installazione e la sperimentazione del 5G. Informare è indispensabile. Soprattutto se consideriamo gli effetti che la 5G avrà sulla vita quotidiana delle persone».

All’incontro, che verrà moderato dalla psicologa Maria Enrica Costabile, parteciperanno, oltre a Iacucci, anche Stefano Bertone (avvocato, esperto in danni di massa); Luigi Angeletti (avvocato amministrativista); Andrea Vornoli (PhD in Farmacologia e tossicologia); Andrea Grieco (professore di fisica e matematica, esperto di elettrosmog); Maurizio Martucci (giornalista e scrittore); Giancarlo Spadanuda (Ctu magistratura per l’elettrosmog); Agostino Di Ciaula (presidente del Comitato scientifico Isde). Conclude l’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo.

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