Il porto di Vibo Marina si blinda in vista dei lavori di riqualificazione: accessi controllati, badge e chiavi non replicabili
L’Autorità portuale ha avviato una massiccia riorganizzazione che consentirà l’ingresso sulle banchine soltanto agli operatori autorizzati
«È appena terminata l’attività di riorganizzazione integrata degli accessi in porto a Vibo Valentia Marina attraverso l’attivazione di una gestione controllata e ordinaria dei varchi, che riguarderà sia gli operatori portuali sia i concessionari e, naturalmente, chiunque, a vario titolo, farà richiesta di accesso nell’area portuale che, per sua natura, non è una zona di ingresso libero». È quanto comunica l’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, la quale informa che è stato messo «in atto un programma articolato di sostituzione dei vari lucchetti ai varchi portuali considerati più strategici, attraverso l’acquisto di dispositivi con certificato di proprietà che rendono impossibile la duplicazione incontrollata di chiavi e la relativa distribuzione delle stesse per i soli soggetti autorizzati, attraverso la redazione di verbali di consegna».
Insomma, una stretta decisa sugli ingressi non autorizzati nell’area portuale. «Sul molo Cortese/ banchina Generale Malta – continua l’Autorità portuale – è stata sostituita la barra di accesso con annesso motore e predisposizione di telecomandi non clonabili e tracciati. Il varco di ingresso principale del porto (lato Capitaneria) è stato messo in funzione attraverso la chiusura automatica di una barra con distribuzione di codice di ingresso per le sole Istituzioni. Mentre, agli operatori e ai concessionari portuali saranno consegnati, a seguito di apposita autorizzazione, badge nominativi, al fine di rendere tracciato e personale l’ingresso nell’area portuale. Ciascun badge, inoltre, sarà collegato alle targhe dei relativi automezzi autorizzati».
L’obiettivo è quello di assicurare «una gestione articolata e controllata dei varchi portuali al fine di avere una dettagliata registrazione degli operatori e dei concessionari, visti sia gli attuali scenari geopolitici ma soprattutto per una questione di tutela dell’infrastruttura che, in previsione dei prossimi lavori portuali, necessiterà di un alleggerimento della viabilità portuale».