venerdì,Aprile 19 2024

Norme antincedio, il Comune di Vibo inoltra richiesta di fondi per 17 scuole

Il Municipio partecipa al Piano straordinario per adeguare gli istituti scolastici chiedendo fondi per un importo totale di 660mila euro

Norme antincedio, il Comune di Vibo inoltra richiesta di fondi per 17 scuole

Il Comune di Vibo Valentia partecipa al Piano straordinario per adeguare gli istituti scolastici alla normativa antincendio. Un piano che prevede un finanziamento complessivo di 98 milioni di euro. Le risorse saranno assegnate con un avviso pubblico nazionale rivolto agli Enti locali. Il Comune di Vibo Valentia si è candidato inoltrando la richiesta per 17 scuole e per un importo totale di 660.000 euro. I relativi contributi saranno concessi direttamente agli Enti locali che così potranno mettere in regola gli istituti e le strutture adibite a uso scolastico entro la fine del 2021, come previsto dall’attuale normativa. I contributi a disposizione degli Enti Locali saranno pari fino a 70.000 euro per le scuole del primo ciclo e fino a 100.000 per le scuole del secondo ciclo di istruzione.

La selezione delle candidature avverrà sulla base di criteri precisi: vetustà degli edifici; numero di studenti presenti nell’edificio scolastico; livello previsto di adeguamento alla normativa antincendio che si intende conseguire con il contributo richiesto; eventuale quota di cofinanziamento. [Continua]

Per il sindaco Maria Limardo «si tratta di un’ulteriore fase del percorso varato qualche mese fa e diretto ad assicurare la massima sicurezza e la piena funzionalità di tutti gli edifici scolastici comunali. Come più volte ribadito il mondo della scuola è al centro del programma dell’attuale amministrazione e prossimamente prenderanno il via i cantieri di molte scuole cittadine».

L’assessore Giovanni Russo sottolinea che «gli uffici comunali del settore pubblici stanno lavorando intensamente sull’edilizia scolastica al fine di recuperare il gap infrastrutturale registrato in questi anni. Gli studenti di Vibo Valentia hanno il diritto di studiare in edifici sicuri e noi abbiamo il dovere di garantire questo diritto. Il nostro impegno su questo fronte non mancherà con l’auspicio di lasciare al termine di questa esperienza un patrimonio edilizio più sicuro di quello trovato».

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