mercoledì,Aprile 24 2024

Il “Bonus fusione”, un stimolo in più per l’unione di Vibo Marina, Pizzo e Briatico

Gli “unionisti” (per alcuni “separatisti”) vantano un’altra freccia al proprio arco: un incentivo finanziario di 2 milioni l’anno per dieci anni

Il “Bonus fusione”, un stimolo in più per l’unione di Vibo Marina, Pizzo e Briatico

Tra gli argomenti utilizzati a sostegno della proposta per l’istituzione di un nuovo Comune costiero comprendente Vibo Marina, Pizzo e Briatico ve n’è uno al quale certamente non viene attribuita, da parte dei promotori, un’importanza secondaria.

Si tratta del cosiddetto “Bonus fusione”, un incentivo finanziario con il quale il governo intende premiare i nuovi enti nati dall’unione di territori. A partire dall’istituzione del nuovo Comune, ciascuna singola fusione può ottenere la somma di due milioni di euro all’anno per i dieci anni successivi e questi non trascurabili dettagli segnalano, in modo inequivocabile, l’interesse dei governi a stimolare le fusioni.

Poiché i territori sono in fermento, viene affermato, è il caso che la politica regionale si svegli e assuma il ruolo di promotore e facilitatore dei processi e non di semplice osservatore.

«Da parte nostra – sottolineano a Vibo Marina – auspichiamo che anche Vibo possa procedere a una fusione con i Comuni limitrofi per dare vita a una nuova realtà urbana significativa in ambito regionale. Ma è necessario che ogni territorio segua le proprie vocazioni e la vocazione di Vibo Marina è quella legata alla cultura e all’economia del mare. La creazione di un nuovo ente comunale che unisca i territori di Pizzo, Vibo Marina più frazioni costiere e Briatico, grazie al Bonus fusione consentirebbe alle tre cittadine marinare di uscire dai dissesti e destinare le proprie risorse, soprattutto quelle portuali, alla crescita economica ecosostenibile, da perseguire anche mediante un’equa redistribuzione delle accise prodotte dalla movimentazione petrolifera del porto».

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