giovedì,Marzo 28 2024

Trasporti marittimi al collasso, a rischio i collegamenti con le Eolie

A lanciare l’allarme è Vincenzo Pagnotta, segretario regionale della Fit Cisl: «Motonavi ferme e prenotazioni azzerate. Nel Vibonese sessanta famiglie senza reddito, la Regione intervenga»

Trasporti marittimi al collasso, a rischio i collegamenti con le Eolie
Vincenzo Pagnotta (Fit Cisl)

Il settore marittimo legato al turismo è tra quelli messi letteralmente in ginocchio dall’emergenza Covid-19. Nel Vibonese a rischio sono, in particolare, i collegamenti con le Isole Eolie. Motonavi ferme, crollo delle prenotazioni e almeno 60 famiglie rimaste senza reddito. Una «stagione finita prima di iniziare» denuncia pubblicamente Vincenzo Pagnotta, segretario regionale della Fit Cisl marittimi, chiedendo a gran voce una «risposta concreta e urgente da parte della Regione Calabria. Le aziende marittime calabresi – afferma – hanno bisogno di aiuto. Non possiamo vantarci di essere una regione turistica quando non tuteliamo chi ci aiuta ad esserlo».

Il territorio vibonese, spiega nel dettaglio Pagnotta, «ha una flotta di 6 unità e dà impiego a circa 60 lavoratori tra marittimi e personale di terra. Nel contesto territoriale si trasportano in ogni stagione circa 200mila passeggeri con positivi risultati in termini di fatturato. Numeri importanti – prosegue – per un territorio come il nostro che gravita anche attorno a questa attività del trasporto di passeggeri in linea e non, alle escursioni turistiche nelle più rinomate località. Questo è un segmento del comparto marittimo  che occupa personale  specificamente formato. Siamo quindi a rappresentare anche alla nostra Regione la preoccupazione soprattutto per i lavoratori annuali e stagionali che rischiano, da una parte, di non poter lavorare, dall’altra di non poter usufruire dei sostegni economici perché non rientranti nelle categorie identificate dai Decreti governativi emessi ad oggi».

Tali provvedimenti, annota ancora Pagnotta, «non hanno tenuto in conto il danno causato dal fermo del turismo ai vari livelli, settore che rappresenta anche per il nostro territorio un’importante fonte di reddito delle locali aziende e di conseguenza dei lavoratori. Questa, è un’attività di carattere stagionale, che si svolge da aprile ad ottobre. Diventa impossibile pensare ad una ripresa nel breve o pensare di aspettare la prossima stagione per riprendere in pieno l’attività. Queste aziende – aggiunge – danno lustro al comparto turistico del nostro territorio, della nostra regione, trasportano passeggeri e rappresentano un valore aggiunto per il sistema turistico regionale. Questo la Regione non può dimenticarlo e, in attesa di ulteriori decreti governativi, deve intervenire in maniera concreta e urgente al fine di tutelare i lavoratori e le imprese. Senza un aiuto tangibile sarà il default del settore».

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