giovedì,Marzo 28 2024

Professioni marittime, la Fit-Cisl: «La Regione finanzi la formazione»

Appello del sindacato di categoria al presidente Santelli: «Si attivi il sistema dei voucher per le certificazioni Stcw attraverso gli appositi fondi europei»

Professioni marittime, la Fit-Cisl: «La Regione finanzi la formazione»

Un bando dedicato a sostenere la formazione specifica del personale marittimo attraverso un modello innovativo, quale ad esempio l’offerta di “Voucher formativi per il rilascio o rinnovo di certificazioni Stcw” che «possano consentire l’avvio alla carriera marittima dei nostri giovani e rafforzare il capitale professionale di tutta la gente di mare».

È quanto richiede alla Regione Calabria la Fit-Cisl Calabria attraverso il segretario regionale Vincenzo Pagnotta e il segretario generale Giuseppe Larizza. Nella missiva, indirizzata al presidente della Regione Jole Santelli e al dirigente generale Fortunato Varone, l’organizzazione sindacale «intende portare all’attenzione della Regione Calabria una possibile soluzione a una problematica di estrema importanza per il settore dello shipping e per il personale marittimo». [Continua]

Il segretario Vincenzo Pagnotta

La Fit Cisl rammenta «la strategicità del trasporto marittimo per l’intero sistema socioeconomico, ancor più in questo momento di straordinaria emergenza sanitaria, riconosciuta, da ultimo, dal Dpcm 22 marzo 2020, che definisce la continuità dei collegamenti marittimi – e quindi la piena operatività delle imprese di navigazione – essenziale per il Paese, ai fini dell’approvvigionamento energetico nazionale, delle materie prime, dei beni di prima necessità, compresi i prodotti farmaceutici e sanitari, nonché per la continuità territoriale delle isole. Alla luce dell’impatto fortemente negativo che l’evolversi della grave emergenza Covid-19 sta avendo sull’economia marittima – si aggiunge -, che produce un valore di 33 miliardi di euro pari al 2 per cento del Pil, si ritiene di estrema importanza potenziare il quadro degli strumenti finanziari della formazione professionale e del sistema di qualificazione regionale, nell’ottica di una complessiva ripresa del settore. Si consideri, inoltre, che il numero di posti di lavoro a bordo coperti da personale italiano/comunitario risulta essere pari a circa 28.000 unità che, in virtù delle rotazioni necessarie a garantire i riposi a terra, danno lavoro a circa 38.000 marittimi».

Quindi, si spiega che «in considerazione del fatto che, nella fase successiva al superamento dell’emergenza in atto, ci saranno gravi ripercussioni sulla disponibilità finanziaria dei marittimi e delle imprese, si ritiene opportuno mettere a disposizione strumenti finanziari atti a garantire il conseguimento/rinnovo delle certificazioni obbligatorie (senza cui il marittimo non è titolato a lavorare a bordo), al fine di consentire una rapida ripresa delle attività lavorative del personale marittimo post Covid-19».

In sintesi, si ritiene dunque che «un investimento da parte di codesta Regione verso percorsi formativi qualificanti con conseguimento/rinnovo di certificazione obbligatoria Stcw possa favorire, un potenziamento rilevante verso le proprie eccellenze di settore. Il principale strumento utilizzato dall’Ue per sostenere l’occupazione e assicurare opportunità lavorative è il Fondo sociale europeo. Ciò premesso, coerentemente alla Ris3 e agli obiettivi di programmazione che le Regioni hanno promosso attraverso il Por Fse 2014/2020, si ritiene opportuno dedicare parte della dotazione finanziaria residua del Fse (programmazione 2014-2020) assegnato alle Regioni per co-finanziare progetti destinati al conseguimento o rinnovo delle certificazioni obbligatorie Stcw, attraverso misure di finanziamento idonee. In particolare, si richiede che tali misure di finanziamento, coerentemente alle premesse di cui sopra, vengano erogate attraverso la pubblicazione di un bando dedicato a sostenere la formazione del personale marittimo attraverso un modello innovativo, quale ad esempio l’offerta di “Voucher formativi per il rilascio o rinnovo di certificazioni Stcw” (su modello, ad esempio, del Progetto Giovani 4.0 della Regione Sicilia, FSE 2014-2020) che consentano ai potenziali destinatari di scegliere i percorsi formativi necessari a rafforzare il proprio capitale professionale. Alla luce di quanto sopra esposto – concludono Pagnotta e Larizza -, si richiede cortesemente a codesta spettabile Regione un incontro al fine di avviare un confronto con la scrivente e valutare congiuntamente le possibili soluzioni percorribili».

Coronavirus, Fit-Cisl: «Rientro dei marittimi in piena sicurezza grazie a sinergia tra enti»

top