sabato,Aprile 20 2024

Caffo non si ferma più, acquisito lo storico marchio Ferro China Bisleri

Inventato da un garibaldino con la passione per la chimica, il prodotto è conosciuto per le virtù ricostituenti e salutari. Dopo San Marzano Borsci e Petrus, un altro colpo per l’azienda di Limbadi

Caffo non si ferma più, acquisito lo storico marchio Ferro China Bisleri
Nuccio e Pippo Caffo nella loro distilleria

Gruppo Caffo 1915 mette a segno un altro grosso colpo con l’acquisizione del marchio storico Ferro China Bisleri, nota specialità a base di ferro e corteccia china, ora passata al noto gruppo del beverage di qualità, che ne organizzerà nei prossimi mesi il grande rilancio in Italia e nel mondo.

Il marchio, dapprima di proprietà Cinzano che lo deteneva dagli anni Ottanta, è confluito insieme ad un ampio portafoglio di marchi in Diageo, la multinazionale che ora lo ha ceduto a Gruppo Caffo 1915. Per molti anni, Ferro China Bisleri è rimasta quiescente nel portafoglio di Diageo che non ha mai puntato al suo rilancio, fino ad arrivare a cessarne la distribuzione. [Continua]

In verità, Ferro China Bisleri vanta una grande storicità e memorabilità del marchio, un potenziale che non è passato inosservato alla famiglia Caffo che ha fatto di tutto per riportare “a casa” un’icona del Made in Italy, alla quale puntava da anni.

«Noi che siamo nati in questo settore, conosciamo bene la potenzialità del marchio Bisleri. Questa acquisizione rappresenta una grande conquista sia per il suo glorioso passato che per la sua storicità. Dal 1881, ha attraversato con gli italiani guerre, epidemie, carestie e viaggiato con i nostri emigrati in ogni angolo del mondo», racconta Pippo Caffo Presidente di Gruppo Caffo 1915.

Prosegue Sebastiano Caffo, amministratore delegato del gruppo: «Come abbiamo già fatto con altri storici brand, uno tra tutti Elisir Borsci S. Marzano, portare un marchio importante come Ferro China Bisleri nel nostro portafoglio prodotti, significa tutelare la storia della liquoristica italiana. D’altra parte, questa è anche una scelta di grande responsabilità che ci obbliga ad impegnarci per creare un futuro degno degli antichi fasti di Ferro China Bisleri, nato come innovazione e divenuto ormai parte importante della nostra tradizione. Il nostro primo obiettivo sarà riposizionarlo con la sua identità originaria, a metà tra la galenica e la liquoristica; su questo presupposto, abbiamo costituito una nuova società che si occuperà anche di sviluppare nuove specialità e la prima diversificazione è già allo studio».

A cedere questo pezzo di storia italiana è stata la multinazionale Diageo dalla quale Gruppo Caffo 1915 ha acquistato anche il marchio olandese Petrus Boonekamp, solo alcuni mesi fa. Al tavolo delle trattative gli stessi attori della complessa transazione di Petrus Boonekamp tra cui Andrea Scarsi, responsabile delle attività di Mid-Cap Advisory in Equita che ha dichiarato: «Come Equita Sim siamo particolarmente soddisfatti di aver affiancato un’eccellenza italiana quale il Gruppo Caffo 1915 in questa ulteriore acquisizione, riportando in Italia un marchio ed un prodotto storico e dal grande fascino come Felice Bisleri».

Le acquisizioni sono state gestite come due operazioni distinte e separate e, nel caso di Ferro China Bisleri, è stata costituita una new company con lo stesso nome della società originaria creata dal fondatore e detentrice del marchio, ovvero la Felice Bisleri & C. con sede a Milano.

Una scelta in onore dell’inventore di Ferro China, Felice Bisleri, un garibaldino con la passione per la chimica, l’erboristeria e i liquori che nel 1881 riesce a portare sul mercato, prima italiano e poi mondiale, il suo prodotto riconosciuto da tutti per le virtù ricostituenti e salutari, tanto da essere ‘prescritto’ dai medici di famiglia come corroborante. Il Ferro China Bisleri era utilizzato in famiglia come cura per l’astenia, la debolezza, come ricostituente dopo le malattie e persino come rimedio per il corpo durante le epidemie di malaria e di colera. Tante sono le testimonianze storiche che confermano il successo nel campo della salute, come attesta, tra gli altri, il medico Pantossi nel 1884, che lo prescrive proprio ai malati di colera. Il Ferro China Bisleri, amaro aperitivo, era visto al pari di una medicina contro il deperimento o per ritrovare le forze a primavera grazie al suo ingrediente principale, il ferro.  È risaputo, inoltre, che dalla China (altro elemento base di questa specialità), si estrae il chinino usato per lungo tempo come cura per la malaria.

Da qui, Bisleri, oltre a creare liquori, diversificò la produzione con altri preparati, soprattutto farmaceutici e i più famosi, sempre a base di chinino, l’esanofele, compresse per gli adulti e l’esanofelina, sciroppo per bambini, servirono proprio per curare la malaria in tutto il mondo.

Il suo uso era così diffuso e noto da valicare i confini nazionali, trovando mercato persino oltreoceano in Sudamerica, a New York e finanche in Australia, ovunque ci fosse una comunità di emigrati italiani.

Copiato e imitato negli anni, durante il suo periodo di oblio altri prodotti hanno cercato di soppiantare Ferro China Bisleri, millantando la stessa formula e addirittura facendo intendere un cambio di etichetta. Fatto che dimostra come, ancora oggi, Ferro China Bisleri sia popolare e presente nella memoria e nell’affezione del pubblico più adulto. Questo perché oltre a ideare una ricetta dalle grandi qualità, Bisleri aveva, in pratica, inventato il marketing dei liquori creando il primo vero slogan che recitava: “Volete la salute?”, certamente una domanda di grande impatto, rafforzata dalla figura di un leone ruggente, simbolo di forza, energia e vigore. Il leone Bisleri ha campeggiato per oltre un secolo sui manifesti e sulle pubblicità, lasciando un segno indelebile, mai scalfito, che oggi riemerge. 

Ora, con la nuova acquisizione, Ferro China Bisleri può tornare ad occupare il posto che merita nel mercato grazie alla piacevolezza della sua originale composizione.  Una formula segreta che prevede infusi tutti naturali di erbe rare, erbe benefiche e gradevoli, dalle proprietà digestive e aperitive e due ingredienti principali: la corteccia di china calissaya, nota a farmacisti ed erboristi per la sua azione antimalarica e febbrifuga e il citrato di ferro.

Ferro China Bisleri è stato il primo liquore in assoluto ad essere realizzato con il sale di un metallo, guadagnando il posto di precursore degli integratori e dei ricostituenti. Per questo, l’azienda sta pensando di far tornare il marchio in farmacia non solo con Ferro China ma anche con altre specialità a marchio Bisleri.

L’infuso, già in lavorazione negli stabilimenti Caffo, sarà proposto secondo la ricetta originale con una gradazione alcolica di 21 gradi, seguendo per intero e nei dettagli la ricetta storica manoscritta da Felice Bisleri il cui originale è stato ritrovato grazie alla collaborazione di un suo discendente diretto.

Nel rilanciare il brand, Gruppo Caffo 1915 si avvarrà della sua capillare ed efficiente rete commerciale con un’attenzione particolare al mercato italiano e per quanto riguarda l’estero, soprattutto ai mercati sudamericano e australiano.

In virtù delle sue caratteristiche, Ferro China Bisleri sarà proposta in mixology e come vero aperitivo e certamente, anche in ristorazione come digestivo. In questo momento, data la contingenza, sarà disponibile esclusivamente sull’e-commerce Caffo.store nella versione da 50 cl. e successivamente, già da fine giugno, nella bottiglia da 70 cl. La bottiglia sarà sempre la stessa, originaria del 1881, leggermente rivista con un restyling che manterrà tutto il fascino della sua storia.

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