venerdì,Marzo 29 2024

Manutenzione del verde, operai Anas al lavoro sulle strade vibonesi

Interessate diverse arterie statali: dalla SS182 di San Gregorio alla SS18 tra Vibo e Mileto fino alla exSS110 e alla Trasversale delle Serre. Abolito l’uso di diserbanti

Manutenzione del verde, operai Anas al lavoro sulle strade vibonesi

Dopo il fermo per l’emergenza covid-19, continuano le attività di manutenzione del verde lungo le strade statali tra le province di Vibo Valentia e Catanzaro da parte dell’Anas. Gli interventi hanno già interessato nelle scorse settimane i tratti nella provincia di Vibo Valentia e precisamente la SS182 nel comune di San Gregorio d’Ippona, ed inoltre, in questi giorni, sono in corso le attività lungo la SS18 “Tirrena Inferiore” tra i comuni di Vibo Valentia e Mileto. Da venerdì, partiranno le attività di taglio erba lungo la ex SS110 tra i comuni di Pizzo, Francavilla Angitola, Maierato, Monterosso Calabro e San Nicola Crissa e sulla SS18 da Falerna fino a Rosarno.

Attualmente, le attività in corso lungo la 713 “Trasversale delle Serre” stanno interessando i comuni di Serra San Bruno, Spadola e Simbario. Anche in provincia di Catanzaro, sono attualmente in corso gli interventi di taglio erba lungo la la strada statale 106 “Jonica”, tra i comuni di Soverato e Montepaone.

La manutenzione del verde e la pulizia delle pertinenze lungo le strade statali viene affidata, secondo uno specifico capitolato tecnico nazionale, a ditte specializzate e abilitate e Anas, in qualità di stazione appaltante, verifica l’operato delle imprese esecutrici, al fine di rilevare eventuali usi scorretti in violazione dei contratti sottoscritti. Precedentemente, Anas permetteva l’utilizzo di prodotti diserbanti, non pesticidi, e utilizzati in percentuali e con modalità tali da non risultare pericolosi né per l’uomo né per l’ambiente, riconosciuti dalla Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale (Cctn), dal Centro Studi del Ministero della Sanità nonché dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Airc) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma recentemente come scelta istituzionale è stato vietato anche l’utilizzo di questi prodotti.

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