sabato,Aprile 20 2024

Zona rossa a Natale, ecco le possibili soluzioni al vaglio del Governo

Due gli scenari mentre per il weekend del 19 e 20 dicembre i negozi dovrebbero restare tutti aperti

Zona rossa a Natale, ecco le possibili soluzioni al vaglio del Governo
Il premier Giuseppe Conte

Si va verso un compromesso per Natale e il Governo al fine di evitare possibili assembramenti pensa a due possibili soluzioni. Il primo scenario prevede di intervenire con misure rigorose dal 24 dicembre al 6 gennaio. Per tutto il periodo scatterebbe la zona rossa in tutta Italia, un vero e proprio lockdown con divieto di spostamento per i cittadini anche nel proprio comune (se non per ragioni di necessità, salute e lavoro), con chiusura di ristoranti, bar e negozi, ad esclusione di farmacie, tabaccai ed edicole. Resterebbero da tali restrizioni esclusi le giornate del 28, 29 e 30 dicembre, giorni in cui si applicherebbero le regole della zona gialla o della zona arancione a seconda della regione di appartenenza.

Nel secondo scenario, quello a cui pensa principalmente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’Italia sarebbe zona rossa solo il 25, 26, 31 dicembre e poi l’1 gennaio. Il duro confronto sul 19 e 20 dicembre dovrebbe finire come Conte spera e cioè senza chiusura di esercizi pubblici e negozi. Per il premier Conte far scattare le serrate già nell’ultimo fine settimana di shopping prima delle vacanze natalizie suonerebbe come una clamorosa retromarcia del Governo rispetto alle regole introdotte con il Dpcm in vigore dal 4 dicembre. La decisione sarà discussa con i presidenti delle Regioni proprio questa mattina. [Continua dopo la pubblicità]

In Senato, intanto, è stata arginata la mozione dei senatori Dem che chiedeva di aprire gli spostamenti a Natale e Capodanno fuori dai comuni con meno di diecimila abitanti. In Aula infatti arriva un testo condiviso da tutta la maggioranza che semplicemente invita il Governo a vagliare misure «eque» per tutti, che non consentano a un cittadino di Roma di spostarsi per decine di chilometri e costringano invece l’abitante di un piccolo paese a stare in un territorio senza neanche un supermercato. Oggi se ne saprà in ogni caso di più.

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