martedì,Dicembre 3 2024

Aziende piegate dal Covid, Cna Vibo: «Classe dirigente inadeguata a gestire l’emergenza»

Il presidente Cugliari punta l’indice: «Calabria condannata alla zona arancione per incapacità politica. Danni irreparabili per l’economia regionale»

Aziende piegate dal Covid, Cna Vibo: «Classe dirigente inadeguata a gestire l’emergenza»
Un artigiano al lavoro

«Tre mesi di zona arancione, dal 29 novembre scorso ad oggi, fatta eccezione 9 giorni durante il periodo natalizio col cambio colore in giallo, per poi ritornare nuovamente all’arancione, colore che ha fortemente penalizzato la già debole e precaria economia calabrese. La seconda ondata di contagi di coronavirus e la mancanza di letti nelle terapie intensive hanno penalizzato la nostra Regione». Il grido d’allarme viene lanciato dalla Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) di Vibo Valentia guidata dal presidente provinciale Antonino Cugliari.

Antonino Cugliari

«È vero che le misure sono state adottate in base all’indice di trasmissibilità Rt – scandisce Cugliari -, ma è altresì palese che se si fosse preso in considerazione l’apertura dei diversi nosocomi integri e chiusi da anni sparsi in tutta la regione per affrontare l’emergenza Covid 19, molto probabilmente saremmo riusciti a superare, almeno in parte, l’emergenza e rimanere in fascia gialla. Un sistema sanitario, quello calabrese che fa acqua da tutte le parti. Se nel resto del Paese la pandemia ha fortemente deteriorato l’economia e causato uno shock senza precedenti – ha continuato Cugliari – in Calabria molto probabilmente i danni al settore economico saranno irreparabili. Basti pensare ai ristoratori che con il solo servizio d’asporto e delivery riescono a coprire una minima parte delle spese e a tutto l’indotto, cuochi, camerieri e altro personale costretti a rimanere a casa senza stipendio. A rischio chiusura attività non sono solo bar e ristoranti ma tutto il settore produttivo dell’intera regione: commercianti, meccanici, gommisti, trasportatori, fotografi e videografi, le numerose agenzie che offrono servizi ai cittadini e i molti artigiani che rischiano di abbassare per sempre la saracinesca. Un particolare riguardo va soprattutto al settore della pesca che in Calabria ricopre un ruolo primario nell’economia. Il mio plauso va a tutti costoro che in un momento così difficile stanno sopportando con infinita pazienza. Pazienza però inaccettabile e da non confondere con rassegnazione».

Il presidente Cugliari infine si rivolge «agli organi preposti, a tutta la classe dirigente operante in Calabria che finora si è impegnata ben poco affinché la nostra regione raggiungesse i parametri per riuscire ad ottenere il colore della vittoria, quel colore che avrebbe dato un po’ di speranza ai calabresi».

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