venerdì,Aprile 19 2024

Zona gialla, buona notizia con beffa per bar e ristoranti: si parte da lunedì, “bruciata” la domenica

A differenza delle altre volte il passaggio nelle diverse fasce di rischio non avviene nel corso del fine settimana. Un altro colpo per i ristoratori che speravano di recuperare un po’ di fatturato

Zona gialla, buona notizia con beffa per bar e ristoranti: si parte da lunedì, “bruciata” la domenica

Ristoratori e commercianti beffati nonostante l’annuncio del ritorno in zona gialla della maggior parte delle regioni italiane, tra le quali la Calabria. A differenza delle scorse settimane, infatti, la nuova ordinanza firmata del ministro della Salute Roberto Speranza entra in vigore lunedì, nonostante nelle ultime due settimane le nuove fasce fossero sempre entrate in vigore a metà del weekend. In area arancione restano Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. Per tutti gli altri, invece, si va in zona gialla. Resta il divieto di spostamento tra le regioni, come previsto dall’ultimo Dpcm.

Una tempistica che ha indotto in errore Regioni, proprietari di bar, ristoranti e il mondo del commercio. Tutti convinti che da domenica si potesse riaprire ai clienti.
Una beffa, quindi, soprattutto per ristoratori e commercianti che aspettavano proprio l’effetto del giorno festivo per riaprire e recuperare le settimane passate con orari ridotti. Per categorie penalizzate dai restringimenti, infatti, anche un solo giorno avrebbe fatto la differenza.

Indice di trasmissione del contagio

«L’indice di trasmissione del contagio – aveva spiegato il ministro Speranza poche ore prima l’emanazione della nuova ordinanza – è sceso a 0,84. È un risultato incoraggiante frutto dei comportamenti corretti delle persone e delle misure di Natale che hanno funzionato. Questa è una buona notizia, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. La sfida al virus è ancora molto complessa».

Cosa si può fare in zona gialla

In zona gialla ci si può spostare liberamente durante il giorno, sia all’interno del Comune sia all’interno della Regione; l’autocertificazione serve solo dopo le 22 e fino alle 5 del mattino, quando resta in vigore il coprifuoco.

Ristoranti, bar e negozi

Per quanto riguarda l’attività di bar e ristoranti nelle regioni gialle, potrà proseguire fino alle 18. Si può quindi pranzare al ristorante, mentre il servizio di asporto è disponibile fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per le altre attività di ristorazione.
Non ci sono limiti di orario, invece, per la consegna a domicilio, si legge nella Faq del Governo, ma essa “deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti”.
I negozi sono aperti, ma i centri commerciali lo sono solo durante i giorni feriali, quindi dal lunedì al venerdì.

Musei ed eventi pubblici

In zona gialla riaprono i musei, ma solo nei giorni feriali.
Sono aperte al pubblico anche le mostre, alle stesse condizioni previste per musei, istituti e luoghi della cultura. Resta confermata la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Sono sospesi convegni, congressi e altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza. Sono inoltre vietate sagre, fiere di qualunque genere ed altri eventi analoghi.  

Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose. È confermata la chiusura di sale da ballo, discoteche o locali simili, sia all’aperto che al chiuso. Restano sospese anche le attività dei parchi tematici e di divertimento.

Spostamenti

È consentito spostarsi all’interno del territorio regionale dalle ore 5 alle ore 22 senza dover motivare lo spostamento, quindi senza bisogno dell’autocertificazione. Dopo le 22 e fino alle 5 del giorno successivo sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Dalle 5 alle 22 è consentito spostarsi una sola volta al giorno verso un’altra abitazione privata all’interno della stessa regione, nel limite massimo di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi (oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi). Fino al 15 febbraio restano vietati, su tutto il territorio nazionale, gli spostamenti tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. In virtù di tale ultima previsione, gli spostamenti potranno avvenire verso aree regionali anche di colore “arancione” o “rosso”. Il divieto comprende anche gli spostamenti verso alloggi presi in locazione breve (fino a 30 giorni). Per giustificare gli spostamenti verso una regione diversa da quella di residenza, domicilio o abitazione, così come per giustificare gli spostamenti notturni, sarà necessario esibire una autodichiarazione.

Seconde case

Dal 16 gennaio è venuta meno l’esclusione di raggiungere le cosiddette seconde case (abitazioni non principali), anche in un’altra Regione o Provincia autonoma, pertanto ne è consentito fare rientro. Trattandosi di una possibilità limitata al “rientro”, è possibile raggiungere le seconde case solo per coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima dell’entrata in vigore del Dl 14 gennaio 2021. La casa di destinazione non deve comunque essere abitata da altre persone non appartenenti al nucleo familiare.

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