giovedì,Aprile 25 2024

Corap, Lombardo: «S’intervenga sulla depurazione prima che sia troppo tardi»

Per il consigliere comunale di Forza Porto Santa Venere «Quello del Nuovo pignone è solo l’ultimo campanello d’allarme». Appello a Regione e Comune di Vibo

Corap, Lombardo: «S’intervenga sulla depurazione prima che sia troppo tardi»

«La portata del problema è stata avvertita soltanto in parte, questa estate, grazie all’abnegazione del personale. Ma la questione legata alle sorti del Corap, Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive che versa in pessime acque e finirà certamente per essere messo in liquidazione, impone una ferma presa di posizione da parte degli enti interessati. Il grido d’allarme lanciato dalle rappresentanze sindacali del Nuovo pignone di Porto Salvo, uno degli ultimi colossi industriali rimasti nel nostro territorio ormai desertificato, va ascoltato e fatto proprio. La fabbrica, infatti, sta soffrendo il problema relativo alla carenza idrica, dovuta appunto alle difficoltà del Consorzio di far fronte alla manutenzione di alcuni pozzi che approvvigionano lo stabilimento, che costringe l’azienda a rifornirsi tramite autobotti per garantire il corretto funzionamento della macchina produttiva». E’ quanto afferma in una nota il consigliere comunale vibonese Lorenzo Lombardo, già assessore ai Lavori pubblici, in relazione alle note vicissitudini del Corap che molti disagi hanno causato relativamente al settore della depurazione alle aziende insediate nelle aree industriali del territorio.

L'assessore Lorenzo Lombardo
Lorenzo Lombardo

«Tutto questo – afferma Lombardo – non può lasciarci indifferenti. Il Corap com’è noto a tutti sarà sicuramente messo in liquidazione, ed ho il timore che ancora non ci si sia resi conto della portata del problema, dato che la depurazione, per il Comune di Vibo Valentia, viene appunto gestita dal Consorzio. È un problema, questo della depurazione, che non interessa soltanto la stagione estiva ma paradossalmente se non funzionante in inverno andrebbe a compromettere proprio la stagione estiva, per non parlare dei problemi che potrebbe avere l’istituto penitenziario, la cui stazione di sollevamento situata in contrada Cocari viene appunto gestita dal Corap, che conta circa 600 presenze». Da parte di Lombardo, dunque, arriva un sollecito alla Regione affinché «non se ne stia a guardare come finora fatto ed inizi a trovare una soluzione definitiva ed urgente che consentirà ai lavoratori di traghettare in altri consorzi e successivamente verso gli Enti pubblici consorziati , come prevede lo Statuto all’art. 11 ed al Comune di Vibo, nel caso di specie, di trovare eventuali soluzioni alternative per consentire la corretta gestione dell’intero sistema di depurazione». Infine un pensiero ai lavoratori del Corap, ai quali va «piena solidarietà dato che da oltre quattro mesi non percepiscono lo stipendio e nonostante tutto stanno mantenendo con serietà tutti i servizi attivi ed efficienti».

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