venerdì,Marzo 29 2024

Limbadi: il nuovo sindaco Mercuri nomina la giunta

Assegnate le deleghe agli assessori, non mancano le fibrillazioni nella maggioranza. Convocato il primo consiglio comunale mentre alta resta l’attenzione della Commissione parlamentare antimafia

Limbadi: il nuovo sindaco Mercuri nomina la giunta
Il municipio di Limbadi
Pantaleone Mercuri

Nuova giunta comunale a Limbadi. A nominarla il neo sindaco Pantaleone Mercuri. Assessore alle politiche sanitarie e all’immigrazione, nonchè vicesindaco, è stato nominato Giuseppe Tripaldi; assessore ai lavori pubblici, all’urbanistica e alla viabilità Alfonso Limardo (59 voti a consigliere comunale); assessore agli affari generali e all’istruzione l’avvocato Alessandra Limardo (eletta in consiglio comunale con 205 voti); assessore alle politiche sociali e al lavoro Simona Romano (eletta in consiglio con 72 voti). [Continua]

Il primo nuovo consiglio comunale è stato convocato per lunedì 5 ottobre  al fine di presentare la nuova giunta, convalidare gli eletti in consiglio comunale, eleggere il presidente ed il vicepresidente del consiglio comunale ed esporre le linee programmatiche della nuova amministrazione che ha avuto la meglio sulla lista “Limbadi libera e democratica” guidata dal candidato sindaco sconfitto Rosalba Sesto.

Le prime fibrillazioni. Pur se intenzione del primo cittadino è quella di assegnare singole deleghe anche ai consiglieri comunali rimasti fuori dalla giunta, la nomina degli assessori potrebbe creare già in partenza i primi “mugugni” e le prime fibrillazioni all’interno della maggioranza. Da quanto apprendiamo, infatti, non tutti i consiglieri comunali di maggioranza potrebbero aver condiviso i criteri adottati dal sindaco nella nomina della giunta. Fra i neo consiglieri comunali c’è infatti chi è rimasto fuori dalla squadra di governo comunale pur avendo riportato quali consiglieri comunali un numero di preferenze maggiori di quelli che sono stati nominati assessori. E’ bene ricordare, in ogni caso, che la nomina dei componenti della giunta spetta esclusivamente al sindaco e fra i criteri non rientra di certo il (solo) numero dei voti riportati da ciascun consigliere comunale, potendo il primo cittadino optare anche per nomine esterne o tenere conto di altri fattori. Pur vero è, in ogni caso, che la giunta ha bisogno del “lascia-passare” del Consiglio per poter governare. Le prossime ore saranno quindi decisive per capire se le “delusioni” di qualcuno per il mancato posto in giunta sono pronte ad “esplodere” nel primo consiglio comunali o fuori dal civico consesso con effetti imprevedibili.

Nicola Morra

L’Antimafia su Limbadi. Non bisogna dimenticare che sulle elezioni di Limbadi (il cui Comune usciva da un commissariamento per infiltrazioni mafiose) si sono accesi i riflettori anche da parte del presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, il quale ha preso spunto proprio da un’inchiesta della nostra testata (LEGGI QUI: Mafia, politica ed elezioni a Limbadi e Briatico: gli atti delle inchieste e i candidati ) per sollevare il problema delle liste “pulite” e dei pericoli di possibili infiltrazioni mafiose a Limbadi e Briatico alla luce dei legami di alcuni candidati (LEGGI QUI: Mafia e politica, il monito del senatore Morra per il voto a Limbadi). La Commissione parlamentare antimafia farà tappa a Vibo Valentia nel prossimo mese di novembre.

zito francesco prefetto vibo
Il prefetto Francesco Zito

La visita in Prefettura a Vibo. Il nuovo sindaco di Limbadi, Pantaleone Mercuri, in ogni caso – al pari di tutti gli altri neo primi cittadini eletti da pochi giorni – sarà oggi ricevuto dal prefetto di Vibo Valentia Francesco Zito. Di certo una novità, quest’ultima, atteso che in passato (anche recente) con altri prefetti – si pensi a Giuseppe Gualtieri, Guido Longo, Carmelo Casabona, Michele Di Bari o Luisa Latella – molti primi cittadini (alcuni proprio neo eletti) hanno faticato non poco per essere ricevuti ed altri sono stati lasciati “alla porta” proprio per via dei legami, delle parentele, dei problemi giudiziari e dei rapporti con ambienti “controindicati”, sottolineati dalle relazioni delle forze dell’ordine, dal lavoro delle commissioni di accesso agli atti ed anche dalle inchieste giornalistiche.

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