venerdì,Aprile 19 2024

Festa della Repubblica, tre sindaci vibonesi a Roma per la parata del 2 giugno

I primi cittadini di Cessaniti, Francesco Mazzeo, di Maierato, Danilo Silvaggio e di Dasà, Raffaele Scaturchio, sono stati invitati dal presidente Sergio Mattarella per prendere parte alle celebrazioni

Festa della Repubblica, tre sindaci vibonesi a Roma per la parata del 2 giugno

Saranno tre sindaci a rappresentate la provincia di Vibo Valentia. I primi cittadini di Cessaniti, Francesco Mazzeo, di Maierato, Danilo Silvaggio e di Dasà, Raffaele Scaturchio infatti, sono stati invitati a Roma dal presidente Sergio Mattarella per prendere parte alle celebrazioni della festa della Repubblica.

La festa del 2 giugno a Roma. I tre sindaci saranno parte integrante di una delegazione di 15 primi cittadini calabresi accreditati alla segreteria del Quirinale per seguire il cerimoniale e partecipare in prima persona alla parata lungo via dei Fori imperiali, istituita per ricordare la nascita della Repubblica scaturita all’indomani del referendum istituzionale del 1946. La partecipazione in questo momento storico-politico «manifesta concretamente l’attenzione da parte delle alte Istituzioni dello Stato, al nostro indispensabile ruolo» spiega Mazzeo.

Apriranno la parata le fasce tricolore di 400 sindaci. Le fasce tricolore di circa 400 sindaci italiani in rappresentanza degli oltre 8.000 Comuni Italiani, apriranno la parata : «Il ruolo riconosciuto ai sindaci è il modo più esplicito per farci sentire davvero supportati da parte delle Istituzioni. L’Anci – di cui Mazzeo ne è consigliere regionale per la Calabria e Silvaggio consigliere nell’Anci dei piccoli comuni – è da sempre al fianco ed a sostegno di tutti i Comuni, attraverso i loro amministratori ed è proprio grazie a questo importante lavoro che siamo diventati la prima forza civile del Paese».

Coinvolti anche gli enti locali. Un’adesione particolarmente sentita: «La sfilata del 2 giugno, per molto tempo, era di esclusiva partecipazione da parte delle nostre Forze armate, anche per esprimere la gratitudine del Paese per chi con la divisa difendeva, e tutt’oggi difende, la nostra Patria. Negli ultimi tempi – conclude Mazzeo – sono stati coinvolti anche le forze di Polizia, i corpi volontari, la Protezione civile ed ora gli enti locali, per dare attuazione allo spirito dell’articolo 114 della Costituzione che inizia proprio con … La Repubblica è costituita dai Comuni…».

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