venerdì,Aprile 19 2024

Comune Vibo e salario accessorio, in “rivolta” sindacati e lavoratori: martedì assemblea

Il caso da amministrativo è diventato anche politico: le forze di minoranza in consiglio comunale hanno infatti chiesto le dimissioni dell’assessore al Personale Domenico Primerano

Comune Vibo e salario accessorio, in “rivolta” sindacati e lavoratori: martedì assemblea
L'ex assessore e vicesindaco Domenico Primerano e il sindaco Maria Limardo
Parte dell’atrio di Palazzo Luigi Razza

Non pagati. Inascoltati. Insoddisfatti. Al Comune di Vibo Valentia scatta la protesta di sindacati e lavoratori. Sul mancato saldo da parte dell’amministrazione cittadina degli ultimi tre anni del salario accessorio al personale, parti sociali e dipendenti non intendono più stare ad aspettare una decisione che sembra non arrivare mai. Per martedì prossimo, dunque, 15 giugno, i tre segretari provinciali di categoria dei confederali, Luciano Contartese (Fp-Cgil), Antonino D’Aloi (Cisl-Fp) e Domenico Pafumi (Uil-Fpl) hanno convocato una apposita assemblea che si terrà, dalle ore 10 e 30 alle ore 12 e 30, all’interno della sala consiliare del Comune capoluogo. In agenda proprio la mancata applicazione della contrattazione collettiva decentrata integrativa per gli anni 2018, 2019 e 2020 da parte dell’attuale esecutivo. La lettera di convocazione dell’incontro è stata indirizzata al sindaco Maria Limardo al fine di metterla al corrente dell’iniziativa, così come sempre al primo cittadino del capoluogo i tre segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil, non avevano mancato di scrivere a fine maggio per sollecitare un incontro con l’amministrazione attiva. Obiettivo: poter discutere sempre del mancato pagamento del salario accessorio. Ma a questa missiva, da quanto appreso, non è mai stata data una risposta. I sindacati non sarebbero mai stati invitati a prendere parte ad alcuno incontro. Nulla. [Continua in basso]

Stanchi ed, evidentemente, anche irritati da un atteggiamento poco chiaro e comprensibile, parti sociali e lavoratori hanno pertanto pensato bene di riunirsi e fare il punto della situazione. E non è da escludere che al termine dell’assemblea della prossima settimana non venga dichiarato lo stato di agitazione del personale. Preludio allo sciopero.

Roberta Lulli – Prefetto di Vibo Valentia

Sulla scottante vicenda, come si ricorderà, era intervenuta più volte e in maniera durissima pure la segreteria provinciale della Cisal che, tramite il suo rappresentante sindacale unitario all’interno di Palazzo Luigi Razza, Antonello Nusdeo, non solo ha definito il mancato rispetto del contratto decentrato una «promessa non mantenuta» da parte dell’esecutivo comunale, ma addirittura Nusdeo ha, tra l’altro, denunciato a chiare note la paura dei dipendenti a protestare per il timore di «rivalse» da parte dell’amministrazione Limardo. Da qui l’auspicio del sindacato Cisal di un rapido intervento da parte del prefetto di Vibo Valentia, Roberta Lulli, poiché considerata dalla segreteria di via Luigi Razza un autentico «baluardo di legalità». [Continua in basso]

Domenico Primerano, assessore al Personale

Ma non basta. Sì, perché la questione, delicata e complessa, da caso amministrativo è diventato anche politico. Proprio nella giornata di ieri, 10 giugno, infatti, le forze politiche di opposizione al Comune capoluogo sono insorte contro l’assessore al Personale Domenico Primerano fino a chiederne le sue dimissioni. Fatale per quest’ultimo sono state le pesanti quanto dettagliate dichiarazioni che sulla vicenda hanno rilasciato i vertici del Nucleo di valutazione di Palazzo Razza, chiamati in causa proprio da Primerano in quanto – ha spiegato l’assessore qualche giorno fa al “Vibonese.it” – il pagamento del salario accessorio dipende dalle valutazioni che predispone il Nucleo una volta ottenute le relazioni che i dirigenti fanno su ciascun lavoratore dell’Ente». Tradotto: per l’interessato se qualcosa è, dunque, accaduta deve essere successa necessariamente «in questo passaggio». Parole, queste, che tuttavia hanno innescato, in particolare, la ferma reazione del presidente del Nucleo Salvatore Scarano, il quale ha, chiarito che «la puntale e corretta ricostruzione cronologica degli eventi si commenta da sola rispetto alle dichiarazioni alquanto dubbie rilasciate dall’assessore Primerano». Sempre Scarano ha poi chiesto  «alla politica di riconsiderare l’importante, preziosa e trasparente attività che questo Nucleo di valutazione ha svolto nonostante i mille ostacoli e lo scarso supporto delle strutture preposte come normativa prevede. La politica comunale – ha infine rimarcato il presidente –  ha il compito, specie attraverso la tanto decantata giunta di “altissimo profilo”,  di offrire al Nucleo tutto il necessario supporto»

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