venerdì,Aprile 19 2024

Stefanaconi, inchiesta “Dedalo”. La minoranza a Solano: «Sindaco, si dimetta»

Il primo cittadino è indagato quale presidente della Provincia di Vibo per scambio elettorale politico mafioso, turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa e corruzione in concorso con il cugino arrestato

Stefanaconi, inchiesta “Dedalo”. La minoranza a Solano: «Sindaco, si dimetta»
Salvatore Solano, sindaco di Stefanaconi
Il Municipio di Stefanaconi

I consiglieri di minoranza al Comune di Stefanaconi, Nicola Carullo, Carmelo Di Si, Antonio Fortuna e Salvatore Maluccio, chiedono le dimissioni del sindaco Salvatore Solano dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Dedalo” (nota anche come Rinascita Scott 2 o “Petrol Mafie”) della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. [Continua in basso]

In una breve nota indirizzata al presidente del civico consesso e allo stesso primo cittadino, nonché per conoscenza anche al prefetto di Vibo Valentia, gli esponenti della minoranza, dopo avere ricordato che «a conclusione delle indagini dell’operazione “Dedalo”, già “Rinascita Scott 2”, condotta dalla Direzione antimafia di Catanzaro», il primo cittadino è indagato per “scambio elettorale politico mafioso e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa”, ma anche per il reato di corruzione, invitano Solano «a rassegnare le dimissioni da sindaco di Stefanaconi. Si tratta  – puntualizzano gli interessati – di un’assunzione di responsabilità istituzionale ampiamente dovuta in queste gravi circostanze, soprattutto per evitare il quanto mai prevedibile commissariamento del nostro Comune con le disastrose conseguenze di carattere politico, amministrativo e di immagine per la comunità. Fermo restando che, fino a quando non verrà dimostrato il contrario, vige la presunzione di innocenza, tuttavia  la politica non può prescindere dall’evidenziare costantemente modelli comportamentali sempre e comunque lineari. Allo stesso modo – chiudono i consiglieri di opposizione – l’azione istituzionale deve essere assolutamente improntata a principi e condotte indubitabili».

Sulla vicenda, il presidente della Provincia Salvatore Solano, nonchè sindaco di Stefanaconi, sin dal mese di aprile ha scelto la via del silenzio non rispondendo neanche agli ultimi interrogativi che gli abbiamo pubblicamente posto e che riproponiamo con il pezzo in basso: LEGGI QUI —> Antimafia e inchieste, quando la politica sceglie l’imbarazzante via del silenzio

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