sabato,Aprile 20 2024

L’intervento | «Basta giochi di Palazzo, a Vibo la priorità è tornare al voto»

“Non sarebbe serio inventarsi l’ennesimo rimpasto di Giunta all’insegna del 'volemose bene…' Se questa città deve essere amministrata da un 'comitato di salute pubblica' è giusto che siano i cittadini ad esprimersi”

L’intervento | «Basta giochi di Palazzo, a Vibo la priorità è tornare al voto»
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L’Amministrazione Costa da quasi un anno sta tirando a campare, approfittando delle divisioni e dei diversi “fusi orari” tra i gruppi di opposizione, che non riescono mai a sintonizzare i loro orologi per sedersi a un tavolo e fare proposte e strategie comuni e condivise. Questo stallo politico non è solo un gioco di Palazzo! Tutti noi cittadini abbiamo vissuto sulla nostra pelle il caos in cui sono piombati i due settori abbandonati dagli assessori di Vibo Unica, che ha lasciato la maggioranza: dal viavai all’Ambiente, con la Dusty in procinto di fare le valigie, alle Politiche sociali, dove si festeggia un normalissimo servizio quale il mantenimento dell’asilo nido comunale fino a giugno, neanche se fossimo in uno stato africano in preda alla guerra civile. Qualunque sia il giudizio che si ha di Stefano Luciano e di Vibo Unica, è un dato di fatto che senza il loro contributo la maggioranza di Costa-Mangialavori è ingessata e in questi mesi la sua azione amministrativa non è andata al di là di qualche pezza messa sulle buche e del consenso intercettato in un’elezione per pochi intimi, quali le recenti Provinciali. Le vicende degli ultimi giorni hanno visto arrivare i nodi al pettine: mozioni di sfiducia depositate, dimissioni di una consigliera (di questi tempi, bisogna levarsi il cappello di fronte a chi prende una decisione del genere) e soprattutto il passo indietro degli assessori di Forza Italia. Rispettiamo il loro essersi messi in discussione, non dubitiamo del loro amore e impegno per la città, né dell’amore del senatore Mangialavori, che fa un appello al sindaco, a tutte le forze presenti in Consiglio e alle migliori risorse umane della città per introdurre un metodo di lavoro collegiale con cui tentare un rilancio di una nuova stagione politica vibonese. Crediamo però che non ci siano le condizioni: non solo per avere il contributo delle energie della sinistra vibonese, ma perché questa Giunta e questo consiglio comunale non sono più in grado, ammesso che lo siano mai stati, di esprimere un progetto di amministrazione per Vibo. Per cui non condividiamo affatto l’entusiasmo del sindaco, determinato più che mai a proseguire nell’accanimento terapeutico della sua seconda esperienza alla guida della città; non bisogna abboccare a questo doppio amo lanciato in staffetta dai due uomini forti della maggioranza, dice bene Antonio Lo Schiavo quando parla di appello fuori tempo massimo e apprezziamo la posizione espressa dal Pd, sul portare avanti la mozione di sfiducia per ornare al più presto al voto! Pertanto hanno fatto bene i Progressisti a firmare la mozione depositata nei giorni scorsi dal Pd e chiediamo a Vibo Unica di fare altrettanto, nonostante i vizi di metodo: sarebbe stato opportuno evitare fughe in avanti e cercare prima l’unità delle tre anime dell’opposizione, arrivando a una mozione unitaria e condivisa. Ma questa fase di emergenza impone di mettere da parte e rimandare le discussioni formali e di rapporti di forza tra le opposizioni, ci sarà tempo e luogo per questo, magari a un tavolo dal quale non siano escluse le forze politiche, sociali e civiche non rappresentate in Consiglio; oggi la priorità è mettere fine a questa Amministrazione inerte, spenta e non più rappresentativa degli umori dei cittadini vibonesi. Non sarebbe serio inventarsi l’ennesimo rimpasto di Giunta all’insegna del “volemose bene…”. Se questa città deve essere amministrata da un “comitato di salute pubblica” espressione di diverse sensibilità politiche, è giusto che siano i cittadini a esprimersi in questo senso e che si passi attraverso il voto.

*Segretario provinciale Sinistra italiana

 

 

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