sabato,Dicembre 14 2024

Il Comune di Cessaniti aderisce al Patto dei sindaci

L’accordo europeo prevede la riduzione delle emissioni inquinanti del 20 per cento entro il 2020. Il primo cittadino Francesco Mazzeo: «Così proiettiamo il territorio verso un livello più elevato».

Il Comune di Cessaniti aderisce al Patto dei sindaci

Il Comune di Cessaniti, con apposita delibera di consiglio comunale, si è espresso a favore dell’adesione al Patto europeo dei sindaci (Covenant of mayors for climate and energy), che prevede al riduzione delle emissioni inquinanti del 20 per cento entro il 2020.

A renderlo noto il sindaco Francesco Mazzeo il quale specifica come «Il numero degli amministratori locali firmatari del Patto dei sindaci è, ad oggi, di oltre 3.500, provenienti da tutti gli Stati membri dell’Ue e coinvolge 156 milioni di cittadini europei. Anche per questi motivi – ha aggiunto -, la firma di adesione significa entrare a far parte di una comunità di enti locali accomunati dallo stesso obiettivo, con la possibilità di scambiare le esperienze con le amministrazioni di tutta l’Unione proiettando il Comune di Cessaniti ad un livello più elevato quale l’Europa».

Ancora, «la partecipazione comporterebbe l’attuare azioni per l’efficienza energetica e l’energia sostenibile mediante dei passaggi obbligati, coinvolgendo i cittadini e gli attori interessati. L’adesione al patto presuppone, il poter accedere a fondi specifici come lo European energy efficiency fund o il fondo Elena; entrambi promossi dalla Commissione europea e dalla Banca europea degli investimenti».

Il Comune di Cessaniti, spiega infine Francesco Mazzeo, ha «molteplici ragioni per aderire all’iniziativa, tra cui: rendere una dichiarazione pubblica di impegno supplementare a favore della riduzione di CO2; creare o rinforzare la dinamica sulla riduzione di CO2 nel territorio di appartenenza; condividere con gli altri le competenze sviluppate nel territorio; beneficiare dell’approvazione e del sostegno dell’Unione europea; disporre dei requisiti per ottenere i finanziamenti messi a disposizione dei firmatari del Patto».

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