martedì,Aprile 23 2024

Costi della politica: quanto ha speso e quanto ha restituito Dalila Nesci

Pubblicato il dettaglio dei parlamentari 5 Stelle nella scorsa legislatura: dallo stipendio all’alloggio, dal vitto alle consulenze, uscite e rimborsi della deputata tropeana

Costi della politica: quanto ha speso e quanto ha restituito Dalila Nesci

Della pattuglia di parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle, Dalila Nesci, nella scorsa legislatura, era l’unica vibonese. Riconfermata alle politiche di un anno fa, che nel territorio hanno visto l’affermazione di un altro deputato, Riccardo Tucci, la tropeana Nesci (come d’altronde quasi tutti gli eletti pentastellati, quantomeno quelli che hanno completato la legislatura sotto il simbolo grillino) compare nell’elenco redatto dal sito maquantospendi.it che fotografa spese e rimborsi di ognuno di loro. Come noto, infatti, tutti gli eletti del Movimento 5 Stelle erano e sono tenuti a rimborsare allo Stato gran parte dei “guadagni” derivanti dalla loro posizione di rappresentanti del popolo.

Ecco nel dettaglio le spese effettuate da Dalila Nesci, con le voci più significative, tenendo presente che alla fine del mandato ha “staccato” un bonifico di 144mila euro circa dei quali 105mila euro di indennità, restituendo mensilmente di media 2.529 euro, dei quali 1.800 di indennità, risultando in graduatoria la 96esima parlamentare su 123 per somma riversata allo Stato per andare ad incrementare il fondo sul microcredito. Si parte da uno stipendio lordo di 278mila euro (5.000 di media mensile, circa 3.200 netti); alloggio: 63.233 euro (1.103,35 di media mensile); vitto: 30.616 euro (537 di media mensile); per i collaboratori spesi 236.950 euro (4.157 di media mensile); per le consulenze, nelle quali rientrano spese del commercialista, di assistenza informatica e legale e altro: 17.493 (318 di media mensile); per eventi sul territorio, nei 5 anni sono stati spesi 10mila euro circa (186 di media mensile); per la gestione dell’ufficio, nella quale rientrano, tra le altre cose, l’acquisto di giornali, materiale informatico, cancelleria: quasi 9.000 euro (163 di media mensile); spese di traporto: 20mila euro (353 di media mensile); mentre non risulta speso neanche un euro per spese di viaggio e telefoniche.

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