sabato,Aprile 20 2024

Consiglio regionale, oggi la prima seduta: il leghista Mancuso eletto presidente

Il quorum è stato raggiunto al primo tentativo. Scelti anche i suoi due vice: Caputo (Fa) e Iacucci (Pd). Segretari questori Alecci (Pd) e Cirillo (Coraggio Italia)

Consiglio regionale, oggi la prima seduta: il leghista Mancuso eletto presidente
La sala Consiliare di Palazzo Campanella

di Claudio Labate

Raggiunta al primo tentativo il quorum per l’elezione del presidente del Consiglio regionale della XII Legislatura. È il leghista Filippo Mancuso che ha raccolto 22 voti (9 le schede bianche). [Continua in basso]

L’inizio della seduta

Contrariamente al recente passato, il Consiglio regionale ha aperto i lavori con solo una mezzora di ritardo rispetto alla convocazione effettuata dal presidente uscente Giovanni Arruzzolo. A presiedere la seduta è Francesco Afflitto, consigliere eletto nelle fila del Movimento 5 stelle, essendo il più anziano in aula. Il suo è un saluto di cortesia all’assemblea e ad Occhiuto al quale rivolge l’augurio di un proficuo lavoro. Il suo è anche un focus sull’astensionismo registrato nell’ultima tornata elettorale. Costituisce quindi il seggio Tavernise e Cirillo, che sono anche i più giovani, sono i segretari questori dell’ufficio di presidenza provvisorio.

Graziano ha proposto di concludere l’iter per l’elezione del neo presidente dell’Assemblea in giornata – lo Statuto prevede che dopo le due prime votazioni a maggioranza dei due terzi dell’aula, si passa al giorno successivo, ed è sufficiente la maggioranza dei consiglieri in aula – ma Antonio Lo Schiavo (de Magistris presidente) non ci sta, richiama il dettato dello Statuto ma mostra una certa elasticità sul punto se l’aula va nella stessa direzione. La questione però viene superata. L’aula può votare e Mancuso essere eletto presidente alla prima votazione. [Continua in basso]

Chi è Filippo Mancuso

Filippo Mancuso

È stato eletto nella circoscrizione Centro nella lista ‘Lega Salvini Calabria’ con 6.456 preferenze. Alla prima legislatura regionale, è stato eletto segretario-questore del Consiglio. Nato a Catanzaro il 26 aprile 1962, laureato in Economia dell’azienda moderna, esercita la libera professione nel campo della consulenza fiscale, tributaria, amministrativa, societaria del lavoro, contenzioso tributario. È iscritto all’albo dei commercialisti ed esperti contabili, all’albo dei revisori contabili e a quello dei consulenti tecnici d’ufficio del Tribunale di Catanzaro.

Nel maggio del 2011 è stato eletto consigliere al Comune di Catanzaro, ricoprendo più volte nel corso delle varie consiliature l’incarico di Assessore al bilancio, patrimonio, demanio, affari generali. Nell’ottobre 2018 è stato eletto consigliere provinciale di Catanzaro.

Il suo nome è stato indicato da Matteo Salvini nell’ambito delle trattative per la formazione della giunta, che in un primo momento e secondo gli accordi nazionali, prevedeva il ticket con Occhiuto alla presidenza e Nino Spirlì, facente funzioni per un anno e mezzo, alla vice presidenza. Quando la Lega ha deciso, anche per la fronda interna di rinunciare al ticket ed a Spirlì, allora, oltre all’assessorato, concesso poi a Tilde Minasi, si è liberata la postazione della Presidenza del Consiglio, che Occhiuto ha mostrato di considerare alla stregua di un posto in giunta.

I vicepresidenti e i segretari-questori

Dopo l’elezione del presidente Filippo Mancuso e il consueto saluto istituzionale all’aula e ai calabresi, il Consiglio ha proceduto all’elezione dei due vicepresidenti, uno dei quali spetta alle minoranze.
Dall’urna escono i nomi che sono stati oggetto di trattativa all’interno dei due schieramenti per tutto il week end: Pierluigi Caputo (Forza Azzurri) che ha totalizzato 21 voti per la maggioranza ed Franco Iacucci (Pd) per le opposizioni che di voti ne ha racimolati 6, mentre due voti li ha raccolti Antonio Lo Schiavo e due sono state le schede bianche.

Nella successiva votazione, eletti anche i segretari-questori: si tratta di Salvatore Cirillo (Coraggio Italia) ed Ernesto Alecci (Pd). Nella votazione, Cirillo ha riportato 17 voti, Alecci 11. Due preferenze sono andate ad Antonio Lo Schiavo (Lista De Magistris), 1 preferenza a Francesco Afflitto (Movimento 5 Stelle). Esaurito l’ordine dei lavori il presidente Mancuso ha tolto la seduta.

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