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Zambrone, l’opposizione contro la maggioranza: «Non vogliono dirette video dei Consigli»

I consiglieri comunali Epifanio, Conca e Cotroneo avevano avanzato richiesta al presidente Giannini, ma è seguito un rifiuto. «Sarebbe stato un modo per riavvicinare i cittadini alla politica»

Zambrone, l’opposizione contro la maggioranza: «Non vogliono dirette video dei Consigli»
Il municipio di Zambrone e, nei riquadri, da sinistra: Epifanio, Conca e Cotroneo

Una richiesta di trasmettere in diretta i consigli comunali per «riportare democrazia e trasparenza in municipio», rifiutata però dalla maggioranza: è quanto denuncia il gruppo di opposizione “Rinascita per Zambrone” nelle persone del capogruppo Maria Carmela Epifanio e dei consiglieri Amelia Conca e Fabio Cotroneo. [Continua in basso]

La proposta al presidente del Consiglio comunale

«La legge 150 del 2000 – scrivono in una nota – presenta la comunicazione, o meglio l’informazione, come una risorsa indispensabile e uno degli elementi principali dell’attività di una pubblica amministrazione.
Nell’articolo n. 1 della legge, l’obiettivo a cui fa riferimento la comunicazione istituzionale è la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa. In considerazione di questo importante aspetto (e dell’ormai globale coinvolgimento dei cittadini alla vita pubblica dell’amministrazione comunale attraverso i nuovi mezzi di comunicazione), mossi dal desiderio di riportare, come detto più volte, la democrazia e la trasparenza nel palazzo comunale, abbiamo chiesto con interrogazione del 20 ottobre, indirizzata al presidente del Consiglio, la possibilità di effettuare dirette video del consiglio comunale. L’intento era di poter condividere con i cittadini uno dei momenti più importanti delle azioni politiche comunali, quello relativo alla discussione dei vari temi all’ordine del giorno. Avvicinare la cittadinanza a prendere parte con interesse e costanza alla discussione sostenuta dai vari rappresentanti comunali, sarebbe stato un ottimo modo di riavvicinare molti cittadini alla politica zambronese».

Il no della maggioranza

Il 19 novembre l’arrivo della risposta del presidente del Consiglio comunale, Marcello Giannini che – scrive l’opposizione – «riporta tale motivazione: “Dopo aver interpellato tutti i consiglieri del gruppo identità e futuro per Zambrone, non è emersa unanime volontà all’accoglimento della vostra richiesta. Pertanto, la vostra istanza non può essere accolta. A tale proposito si fa presente che l’accesso ai consigli comunali è per sua stessa natura libero. Pertanto nulla osta a una partecipazione dei cittadini interessati alle sedute consiliari”. Il concetto di “trasparenza” dell’attività amministrativa, secondo cui “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di esercitarle con disciplina e onore”, constatiamo con profonda amarezza, resta oggi un fatto meramente teorico a Zambrone. In un periodo così delicato di pandemia da Covid-19, in cui la partecipazione dei cittadini ad eventi pubblici diventa un pericolo per la salute pubblica – di cui ne è a pieno titolo responsabile il sindaco – come è possibile non accogliere una proposta che mira in più direzioni a produrre benefici sulla cittadinanza?», si chiedono i consiglieri di Rinascita per Zambrone. [Continua in basso]

I pro delle dirette

«Non esiste – prosegue la nota – una tutela dell’immagine del singolo consigliere quando la discussione si appresta ad essere di natura pubblica e mira all’osservanza delle norme anti Covid-19. Il consigliere esercitando la funzione assegnatagli dalla legge, diventa personaggio “pubblico”, per cui il normale diritto alla privacy resta attenuato, essendo cedevole rispetto al concorrente diritto del cittadino di essere informato dell’attività dei consiglieri eletti. In più, con questa proposta, anche gli zambronesi lontani dal loro paese, avrebbero potuto seguire le dinamiche della sua politica amministrativa. La funzione del presidente della seduta sarebbe quella di assicurarne il regolare e pacifico svolgimento dei lavori che non verrebbe compromesso dalla ripresa e dalla registrazione. Ci saremmo anche proposti ad aiutare la maggioranza nella predisposizione di un regolamento che sancisse le modalità e gli eventuali limiti delle dirette delle sedute consiliari. Un’altra occasione persa di condivisione e democrazia.
Era un’opportunità per la maggioranza di dare conferma del fatto che realmente la democrazia dimorasse nella casa comunale, come è stato anche affermato e sottolineato dal sindaco nel primo consiglio svoltosi appena un mese fa. Prendiamo atto con tutti i cittadini zambronesi di questa scelta. La maggioranza dimentica ancora che l’opposizione a Zambrone esiste e – concludono Epifanio, Conca e Cotroneo – anche senza dirette dei consigli comunali, renderà conto alla popolazione di tutto ciò che viene fatto e deciso sulle loro vite e sul loro futuro».

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