giovedì,Aprile 25 2024

«Michele Comito ineleggibile alla Regione», Talerico presenta il ricorso in Tribunale

Il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, primo dei non eletti in Consiglio regionale fra le fila di Forza Italia, contesta al cardiologo vibonese di non essersi dimesso da direttore dipartimentale dell'Asp di Vibo. Ecco tutti i motivi sui quali dovranno pronunciarsi i giudici

«Michele Comito ineleggibile alla Regione», Talerico presenta il ricorso in Tribunale
Da sinistra Antonello Talerico e Michele Comito
Il sen. Giuseppe Mangialavori e Michele Comito

E’ stato presentato da Antonello Talerico – primo dei non eletti nella lista della circoscrizione centro di Forza Italia alle recenti elezioni regionali – il ricorso contro l’elezione in Consiglio regionale di Michele Comito, il cardiologo vibonese eletto fra le fila di F.I. con 13.704 voti. Sul caso dovrà quindi ora pronunciarsi il Tribunale ordinario di Catanzaro. I giudici dovranno in particolare vagliare se Michele Comito era eleggibile o meno e se esiste quello che Talerico – assistito dagli avvocati Anselmo Torchia, Lucia Torchia e Jole Le Pera – definiscono come «un innegabile inquinamento del risultato elettorale». Antonello Talerico, che è il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, contesta con il ricorso a Michele Comito di aver mantenuto le sue cariche direttive all’interno dell’Asp di Vibo Valentia all’atto della presentazione a consigliere regionale fra le fila di Forza Italia, violando così le norme che impongono di mettersi in aspettativa o presentare le dimissioni nel caso di candidatura alla Regione. Nel ricorso di Talerico si legge che Michele Comito è direttore della struttura organizzativa complessa di Cardiologia dell’ospedale di Vibo Valentia, nonché era direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza e Accettazione (E.U.A.) dell’Asp vibonese ed, in tale qualità, pure componente del Collegio di Direzione. [Continua in basso]

Antonello Talerico

Mentre il 26 agosto scorso Michele Comito si è messo in aspettativa quale primario dell’Utic, secondo il ricorrente non risulta che lo stesso medico abbia presentato analoga richiesta di aspettativa o si sia dimesso dall’incarico di direttore dipartimentale rivestito nell’Asp di Vibo, per il quale percepisce “un’ indennità ulteriore oggetto di separata contrattazione individuale”.
L’8 settembre scorso, inoltre, dopo l’aspettativa e oltre il termine fissato per la presentazione delle candidature al Consiglio regionale, Michele Comito avrebbe firmato da direttore dipartimentale rivestito nell’Asp – in piena campagna elettorale (stando al ricorso) – una determina, con ciò “confermando di non essere andato in aspettativa” per come vuole la legge.

Secondo gli avvocati di Talerico, quindi, quella firma sulla determina dimostra che «la posizione apicale rivestita da Michele Comito non è mai cessata o che comunque egli ha turbato la par condicio elettorale, violando il divieto di svolgimento di ogni tipo di attività nel periodo della campagna elettorale».
La parola passa ora al Tribunale di Catanzaro. Curiosità: Forza Italia è riuscita a far eleggere in Consiglio regionale due cognati: Michele Comito (eletto nel collegio Vibo-Catanzaro-Crotone) è infatti cognato di Giovanni Arruzzolo di Rosarno, consigliere regionale rieletto nella circoscrizione di Reggio Calabria.

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