mercoledì,Aprile 24 2024

Beni culturali nel Vibonese, il ministero finanzia cinque interventi – Video

Dal Collegio dello Spirito Santo di Vibo al Museo di Mileto fino alla chiesa di Santa Maria Neve a Tropea e al castello di Bivona

Beni culturali nel Vibonese, il ministero finanzia cinque interventi – Video

Sono toni trionfali, quelli con i quali il deputato calabrese del M5S Alessandro Melicchio, membro della Commissione Cultura alla Camera, annuncia l’arrivo, in Calabria, di 4 milioni 289mila euro per restauro e tutela del patrimonio culturale. Non molti, anzi, un quarantacinquesimo dei 180 milioni di euro destinati dal Ministero per i beni e le attività culturali al patrimonio culturale italiano, dove sono ben 595 gli interventi finanziati, di cui solo 33 in Calabria. Ma tant’è…

Bene utilizzati, sarebbero comunque una mano santa. Ma a ben guardare, il programma biennale del Fondo Tutela del Mibact approvato dal ministro Alberto Bonisoli prevede, sì, degli interventi consistenti: dove, tuttavia, iniziano a piovere le prime perplessità. Vediamo nel dettaglio. «Nell’ambito delle annualità 2019-2020 – dichiara il pentastellato – le cifre più significative destinate alla nostra regione vanno all’ex Collegio dello Spirito Santo di Vibo Valentia (un milione e 235 mila euro), al Museo e Parco Archeologico di Scolacium (400 mila euro), alla chiesa di Santa Maria Neve a Tropea (300mila euro), a Locri per il Parco Archeologico (265mila euro) e a Mileto per il Museo Statale (260mila euro)».

Altri interventi nel Vibonese, prosegue la nota, sono previsti a Vibo Valentia nell’area archeologica di S. Aloe e al Castello di Bivona, e per il Parco archeologico di Mileto antica. Ma se per Melicchio «tutto questo dimostra un’attenzione forte da parte di questo governo al patrimonio culturale della nostra regione», altri sottolineano la necessità di valutare meglio la destinazione delle risorse. Quanto al castello di Bivona, inizialmente si pensava che il finanziamento fosse destinato alla videosorveglianza, e la cosa avrebbe avuto il sapore della beffa dato lo stato di abbandono in cui versa il sito, che avrebbe avuto ben poco da essere videosorvegliato. Mentre dal report del ministero si evince come gli interventi riguarderanno il restauro, uno scavo archeologico e la messa in sicurezza, per un importo di 125mila euro.

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