venerdì,Marzo 29 2024

Pizzo, velocità incontrollata in via Nazionale e zona Marinella: intervengono i commissari

Il comandante della Polizia municipale invitato ad adottare tutte le misure per «assicurare in condizioni di sicurezza la percorribilità delle strade per tutelare e preservare la vita umana»

Pizzo, velocità incontrollata in via Nazionale e zona Marinella: intervengono i commissari
Il Comune di Pizzo

Adottare strumenti che possano limitare la velocità in alcune tra le vie più trafficate della città. È quanto chiedono di fare i commissari a capo del Comune di Pizzo al comandante della Polizia municipale, Giulio Dastoli, al quale hanno indirizzato una articolata missiva.

«Sempre più frequentemente – scrive la terna commissariale a Palazzo San Giorgio – forze sociali e privati cittadini rappresentano situazioni di grave pericolo per la circolazione veicolare e pedonale in talune zone della città, richiedendo fortemente ed in maniera accalorata misure e provvedimenti a tutela dell’incolumità delle persone e dell’integrità delle cose. Ultimamente, ancora più pesantemente, sono pervenute richieste di provvedimenti limitatori della velocità per via Nazionale e per alcuni contesti della Marinella, in particolare via Centauro. Ciò premesso – aggiungono ancora i commissari guidati dal prefetto Antonio Reppucci -, ritenendo ovviamente prioritario assicurare in condizioni di sicurezza la percorribilità delle strade per tutelare e preservare la vita umana o, comunque, per evitare pregiudizi di carattere fisico alle persone, si prega di valutare la possibilità, previ gli approfondimenti e le verifiche del caso, di posizionare rilevatori della velocità su via Nazionale, relativamente al percorso urbano e dissuasori su altre sedi stradali, ritenute pericolose, per contenere eccessi di automobilisti negligenti o imprudenti, non mancando – viene ricordato infine – di considerare la prevista attivazione di impianti di videosorveglianza che possono sicuramente giovare a ridurre condotte e guide spericolate e poche rispettose della vita propria e altrui».

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