lunedì,Dicembre 2 2024

A Vibo nasce un nuovo movimento per «rilanciare l’idea di umanesimo sociale»

Il portavoce e leader Domenico Consoli: «Cittadini e professionisti liberi si sono dati appuntamento per costruire un'alternativa politica»

A Vibo nasce un nuovo movimento per «rilanciare l’idea di umanesimo sociale»
Domenico Consoli

«Nell’ottica di rafforzare una politica indipendente da stantie e vecchie logiche e da metodi appartenenti a diverse formazioni finalizzate all’esclusiva rincorsa del consenso talora mediato da patti taciti basati sul baratto, un congruo gruppo di cittadini e professionisti liberi da lacci e lacciuoli rispetto alla partitocrazia o ad espressioni di potere ( anche alla luce di mutate condizioni politiche che hanno resettato assetti e collocazioni pregresse) si è dato appuntamento per valutare  modalità  e tempi, che auspicano celeri per rilanciare l’idea di “Umanesimo sociale”». Lo scrive in una nota il portavoce e leader del movimento, Domenico Consoli. Un movimento che «intende collocarsi al centro non geografico ma della agibilità culturale e politica» e «si pone verso la ricerca di una convergenza che accolga diverse e variegate sensibilità ispirate, in maniera indipendente, dall’umanesimo sociale». [Continua in basso]

Per aderire al nuovo movimento, a Vibo come nelle altre province calabresi, spiega Consoli, è necessario condividere i «principi fondamentali e imprescindibili di uguaglianza, cooperazione, solidarietà, tensione verso il cambiamento, impegno per l’emancipazione dei più deboli e dei soggetti in difficoltà».

«L’obiettivo – prosegue la nota – è di costruire un paradigma alternativo rispetto alla cultura populista e antidemocratica in cui siano coniugate chiarezza programmatica e cooperazione tra forze diverse e unite per la realizzazione di una società in cui la persona sia al centro e l’uguaglianza e la giustizia sociale siano l’orizzonte da scoprire e valorizzare. Lo scopo è altresì fare sintesi tra diverse sensibilità declinate nella cultura liberale, cattolica, sociale, democratica e progressista con ampia apertura al mondo del volontariato e dell’associazione nel più devoto ossequio ai principi della legalità e dell’etica dell’agire pubblico.

Il movimento intende porsi come momento forte di partecipazione della società civile che privilegi la meritocrazia e una politica votata al servizio, guardando ai bisogni primari della popolazione, partendo dal lavoro fino al rilancio sociale ed economico del territorio locale e regionale, e che si batta per ottenere modelli di organizzazione sanitaria idonei a restituire il diritto alla salute spesso denegato o insufficientemente garantito.

In tale contesto, è imprescindibile una posizione meridionalista, presupposto inalienabile per un’Italia unita e competitiva e per ri-attribuire al Sud una rappresentatività che riaccorci il gap rispetto alle regioni benchmark. Così come è da rincorrere ogni sforzo volto a evitare l’emigrazione di cervelli e a favorire le condizioni per essere attrattivi e riportare l’intellighenzia nelle unità abitative locali. Sulla base dei suddetti principi e finalità – conclude Consoli -, l’attivando movimento si propone come occasione di aggregazione delle diffuse volontà presenti nella società civile per poter antagonizzare logiche antidemocratiche di prevaricazione responsabili della condizione contingente che una politica miope e obsoleta ci ha propinato e continua a propinarci».

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