giovedì,Marzo 28 2024

Vibo, i consiglieri del Pd: «Dissesto congelato? Problema trasferito alle future amministrazioni»

I dem Colelli, Soriano e Pugliese sul possibile accordo con il Governo: «Pensare che con talune delle misure offerte dalla norma, possano essere preservate le future generazioni è davvero surreale»

Vibo, i consiglieri del Pd: «Dissesto congelato? Problema trasferito alle future amministrazioni»
Il Comune di Vibo Valentia

«Non crediamo nella politica finanziaria portata avanti finora da questa amministrazione e anche il ricorso a questa procedura sembra più un tentativo di salvare l’immagine del sindaco e del suo assessore al bilancio, poiché, congela, guarda caso, per due anni, la dichiarazione dello stato di dissesto, con un evidente trasferimento del problema alle future amministrazioni». Lo scrivono i componenti del Pd Vibo Valentia: Francesco Colelli (segretario cittadino), Stefano Soriano (capogruppo Pd), Laura Pugliese (consigliere comunale) in merito ad un possibile patto con il Governo. Tale accordo prevede il congelamento del dissesto per un periodo di 24 mesi, nonchè il trasferimento di alcuni fondi statali utili a ripianare il debito, in cambio di misure economiche restrittive. [Continua in basso]

Da sinistra Francesco Colelli e Stefano Soriano

I dem sottolineano: «Ci preoccupa assai la portata applicativa della procedura scelta da questa Amministrazione, nel tentativo, dopo tre anni di governo, di risanare i conti pubblici, e il pensare che con talune delle misure offerte dalla norma, possano essere preservate le future generazioni è davvero surreale. Intanto, ci preoccupa la portata applicativa delle misure previste nel decreto, perché alcune si ritiene non concretamente attuabili, come la razionalizzazione delle partecipate, la riduzione dei dirigenti, altre, sotto il profilo dell’incremento dell’entrate, di difficile attuazione, considerati gli inconsistenti risultati sia sul fronte della riscossione delle entrate, che sull’attività di valorizzazione del patrimonio. Basti pensare – rimarcano – allo stato d’incuria e di abbandono in cui versano taluni impianti sportivi, e la piscina comunale ne è un esempio».

Non solo. «Preoccupa ciò che invece potrà essere sicuramente realizzato, ossia l’aumento dell’irpef su base dello 0,20 per cento, che si traduce in un appesantimento ulteriore delle condizioni dei cittadini e soprattutto di quella parte della catena produttiva già pesantemente compromessa. Misure – ribadiscono i componenti del Pd – che s’inseriscono in contesto locale che prima o poi risentirà degli effetti di una crisi sovranazionale derivanti dalla guerra in Europa che via via sta determinando un generale caro vita». [Continua in basso]

Laura Pugliese

Tirando le somme: «Non solo non riteniamo proficua e opportuna per la città questa procedura, ma ci allarma il fatto che la delibera con cui si avvia questa procedura sia affetta da presunta illegittimità, considerato che nel corso della seduta di consiglio comunale, alla proposta di delibera, già suffragata dai prescritti pareri di regolarità tecnico, contabile e soprattutto dei revisori dei Conti, veniva presentato  un emendamento,  in una modalità, che già in quella sede avevamo evidenziato come irregolare, anche perché avrebbe dovuto essere supportato dai prescritti pareri di regolarità tecnico, contabile e soprattutto dei revisori dei Conti , e, dunque, i consiglieri di maggioranza hanno approvato un atto deliberativo emendato, privo anch’esso,  dei pareri di regolarità tecnico, contabile e dei revisori dei conti. Pertanto, non appena verrà pubblicata la delibera con cui i consiglieri di maggioranza davano mandato al sindaco per la sottoscrizione dell’accordo – concludono Colelli, Soriano e Pugliese – valuteremo la concreta possibilità di proporre ricorso al Tar per il suo annullamento».

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