venerdì,Marzo 29 2024

Tropea, è crisi nera nella maggioranza

Quattro consiglieri prendono le distanze dal sindaco. Mazzitelli: “Una stagione ormai chiusa”.

E’ ormai chiaro che il sindaco di Tropea, Giuseppe Rodolico, non ha più una maggioranza. Quattro consiglieri (Sandro D’Agostino, Nino Valeri, Caterina Strano e Domenico Tropeano) sono sul piede di guerra perché non condividono il modo di agire del primo cittadino, soprattutto gli rimproverano come ha gestito il rimpasto di Giunta. Sul tema del momento è intervenuto l’ex dg dell’ospedale Tino Mazzitelli.

«Il periodo di gestione politica di questa amministrazione – scrive – può considerarsi concluso. Solo il sindaco e qualche suo corifeo stenta ad accorgersi che la sua credibilità è diventata pari a zero in quanto a capacità progettuale e soprattutto in quanto alla completa assenza di percezione che tutto è ormai perduto,anche la speranza di rimettere la baracca in piedi».

Le ragioni del sostegno personale e politico al sindaco Rodolico dei nuovi dissociati si fondavano, secondo Mazzitelli, «essenzialmente sulla condivisione di un progetto politico che avrebbe dovuto caratterizzarsi in iniziative di ampio respiro per rendere più vivibile Tropea e che via via potessero assumere valenza di criterio costitutivo dell’azione amministrativa introducendo elementi di particolare rilevanza nel sistema dei rapporti con i cittadini e, al tempo stesso, promuovessero l’ineludibile processo di rinnovamento della città attraverso una moderna pianificazione che, bandendo la solita ottica clientelare, tenesse conto, viceversa, del soddisfacimento dei bisogni di ognuno, scordandosi che l’interesse collettivo non è la somma degli interessi individuali ma li sovrasta, li compone, ne prescinde, e talvolta contrasta con essi».

E ancora: «Quando si registra un vuoto così evidente sul piano della credibilità, quando manca un’idea concreta di progettualità, quando la crisi si trascina oltre ogni aspettativa plausibile non può che cogliersi in tutta la sua evidenza l’impossibilità della realizzazione di un sogno, di un progetto per quanti avevano creduto che con l’avvento dell’amministrazione Rodolico Tropea sarebbe decollata. Per tutti i sostenitori, gli amici oggi viene meno quella speranza e non si intravede il futuro, si persevera solo nella supponenza, nell’arroganza e nella superficialità di un sindaco per il quale il procedere con fantasia, intelligenza e soprattutto con umiltà non è più un imperativo categorico ma solo un andazzo, un tirare a campare che annulla lo sforzo creativo soprattutto della componente dissenziente, determinante nella vittoria, fino ad oggi resa avulsa dal potere decisionale e quindi impossibilitata ad esprimersi e ad incidere nei processi di trasformazione basati essenzialmente sulla coniugazione sinergica di idealismo e realismo necessaria per una vera, concreta inversione di tendenza».

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