giovedì,Marzo 28 2024

Piserà: «Il sindaco Rodolico rovina la reputazione di Tropea»

Il referente locale del movimento “Noi con Salvini” invoca le dimissioni del primo cittadino e del resto della maggioranza. Lamentata la perdita del finanziamento per la ristrutturazione dello storico Palazzo Giffone

Piserà: «Il sindaco Rodolico rovina la reputazione di Tropea»
Antonio Piserà

«Il sindaco Giuseppe Rodolico e la sua amministrazione devono dimettersi perché stanno mettendo a repentaglio la reputazione di Tropea nel mondo». A chiederlo è il referente locale del movimento “Noi con Salvini” Antonio Piserà che attacca a testa bassa un modello amministrativo a suo giudizio ormai rivelatosi fallimentare: «Tropea è una città completamente allo sbando nella gestione dell’ordinario, dal decoro urbano alla gestione del servizio idrico».

Inoltre: «Manca la segnaletica, gran parte delle vie è piena di erbacce e di buche. L’inizio del lungomare pedonale – da 5 mesi chiuso perché pericolante – non è stato “abbellito”, benché siano stati spesi circa 91.000 euro. La strada del Carmine è in pessime condizioni da due anni, il che, oltre creare un enorme disagio alla circolazione, è un serio pericolo per l’incolumità dei cittadini».

Insomma, per l’esponente salviniano, l’amministrazione Rodolico si è distinta per avere perso fondi importati, come i 3.800.000 euro destinati al recupero del Palazzo Giffone.

Infine, Piserà si è soffermato sulla spaccatura che ha praticamente disintegrato la sua compagine: «Nell’ultimo Consiglio, più che ad uno strappo nella maggioranza abbiamo assistito ad una scena tragicomico – grottesca, in cui i consiglieri D’Agostino e Valeri si sono astenuti dall’approvazione del documento finanziario. Gli stessi, insieme all’ex vice sindaco Domenico Tropeano, hanno elaborato un’interpellanza al sindaco elencando una serie di priorità da loro ravvisate, stilando un documento inutile, ipocrita e contraddittorio. Le criticità che segnalano esistono dalla scorsa estate, dopo la quale è trascorso un inverno intero in cui si potevano stimolare la giunta e il sindaco alla soluzione».

La realtà è che questi «consiglieri in vista dello scioglimento stanno cercando di riconquistare una sorta di purezza politica, per potersi ripresentare un domani al vaglio degli elettori».

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