venerdì,Marzo 29 2024

Fenomeno Schlein | Il Pd di Mileto confida nel presidente Bonaccini per garantire i moderati

Il segretario del circolo Salvatore Pedullà analizza il momento e si dice fiducioso sul futuro del partito anche a livello provinciale: «Non siamo più rassegnati alla sconfitta»

Fenomeno Schlein | Il Pd di Mileto confida nel presidente Bonaccini per garantire i moderati
Stefano Bonaccini ed Elly Schlein

Il dato calabrese delle recenti primarie del Partito democratico, come noto, è risultato in controtendenza rispetto a quello del resto dell’Italia. Nella regione ad affermarsi con il 65% circa dei voti è stato il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e non il nuovo segretario nazionale Elly Schlein, fermatasi al 35%. L’elezione dell’ex parlamentare europea rappresenta una chiara svolta a sinistra del partito, pur in presenza del successivo accordo che ha portato Bonaccini a rivestire il ruolo di presidente nazionale. Nel Vibonese, tra l’altro, l’affermazione alle primarie del governatore emiliano è risultata ancora più marcata, con il 73% dei voti rispetto al 27% della Schlein. Per sondare gli umori e per capire come vive il momento la base del partito, abbiamo ascoltato il segretario del circolo di Mileto Salvatore Pedullà. [Continua in basso]

Salvatore Pedullà

«Ci riteniamo comunque soddisfatti del lavoro svolto nelle primarie. Anche qui – afferma il referente cittadino – l’affermazione di Bonaccini è stata netta, addirittura superiore alla media provinciale. Facciamo tuttavia i complimenti alla nuova segretaria nazionale, con la speranza che il partito ritorni finalmente, anche qui da noi, a parlare alla gente e riesca, di conseguenza, a ritrovare la fiducia del popolo. Come circolo riteniamo ad ogni modo positivo che una donna sia riuscita ad affermarsi a capo di un grande partito come il Pd, cosi come siamo estremamente contenti che Stefano Bonaccini sia stato chiamato a rivestire il ruolo di presidente. Stiamo constatando con interesse – aggiunge – che si punta a garantire il salario minimo. È un buon inizio. Ci auguriamo, tuttavia, che nell’agenda della Schlein il Meridione sia visto con un occhio di riguardo, in modo da portare avanti programmi validi e solidi a favore di questa parte della Nazione, attanagliata dalla piaga della mancanza di lavoro e da una frangia cospicua di popolazione costretta a spostarsi altrove per sbarcare il lunario e costruirsi un futuro».

A seguire il segretario di circolo si mostra conscio del fatto che la svolta a sinistra possa portare con sé il rischio «che la parte più moderata del partito possa alla lunga non riconoscersi nei programmi e spostarsi al centro». Altresì si dice, tuttavia, anche convinto che questo non accadrà e potrà essere scongiurato «grazie alla nomina a presidente di un uomo straordinario come Bonaccini. Al contrario – conclude Pedullà – il vento di novità portato dall’elezione del nuovo segretario nazionale pensiamo possa rilanciare e dare nuova linfa a un partito che, ultimamente, sembrava quasi rassegnato alla sconfitta e a svolgere così un ruolo di comprimario anche nel Vibonese e nel resto della nostra regione».

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