venerdì,Aprile 19 2024

Vibo, “Street book”, Colelli attacca il Comune: «Irrispettoso nei confronti delle attività»

Per il segretario cittadino democrat l'ente guidato dal sindaco Maria Limardo non tutela il commercio cittadino e, nel caso specifico, librerie e cartolibrerie presenti sul corso

Vibo, “Street book”, Colelli attacca il Comune: «Irrispettoso nei confronti delle attività»
Francesco Colelli

«Da “Vibo capitale italiana del libro” a “Vibo bancarella del libro” è un attimo. Con due librerie sul corso principale e diverse cartolibrerie si dà agio per una collocazione temporanea a chi vende, fondamentalmente, gli stessi prodotti». Il segretario cittadino democrat, Francesco Colelli, punta il dito contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Limardo circa l’organizzazione relativa allo “Street book festival”, la “grande festa del libro e della lettura – così spiegata dall’ente locale – che è stata inaugurata in piazza Martiri d’Ungheria mercoledì 24 maggio alle ore 18. Patrocinata dal Comune di Vibo Valentia, già Capitale italiana del libro 2021, la manifestazione è stata fortemente voluta dall’assessore alla Cultura Antonella Tripodi in collaborazione con gli assessori alle Attività produttive, Carmen Corrado, e all’Istruzione e Politiche sociali, Rosa Chiaravalloti, unitamente al consigliere delegato allo Sport e Spettacolo, Antonio Schiavello. Si tratta di “un vero e proprio villaggio culturale, – hanno fatto sapere nei giorni scorsi dal Comune – con 500 metri quadrati dedicati alle esposizioni, agli eventi, agli incontri e dibattiti, che dal 24 maggio andrà avanti fino al 4 giugno”. [Continua in basso]

L’evento letterario di promozione del libro e della lettura, organizzato dall’associazione di promozione sociale “Book Project” di Roma, nasce come un “progetto triennale, autofinanziato e patrocinato da diversi importanti enti, che tende a favorire e a promuovere incontri tra lettori, autori, editori, distributori ed istituzioni”. Inoltre, coinvolge con le sue innumerevoli iniziative le scuole, le biblioteche, le librerie del luogo. Una rassegna itinerante, insomma, legata ai libri e porta storie in piazza, che, nello specifico, a Vibo trova il suo punto di forza in piazza Martiri d’Ungheria, sito evidentemente poco adatto per Francesco Colelli il quale muove critiche all’indirizzo dell’ente definendo la scelta «una totale mancanza di rispetto verso chi, ogni giorno, lotta per fare sopravvivere la propria attività in una città morta e spopolata. E quest’amministrazione doveva tutelare il commercio cittadino?».

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