sabato,Aprile 20 2024

La pulizia delle spiagge e quel bando «poco chiaro»

Il coordinatore di Fratelli d’Italia interviene sul servizio affidato alla cooperativa Monteleone che lo effettuerà tramite lavoratori immigrati

La pulizia delle spiagge e quel bando «poco chiaro»

Nei giorni scorsi è stata fatta una proroga alla Monteleone per la pulizia delle spiagge e di villa Gagliardi. Gli immigrati riprenderanno con gli interventi, ma qualcuno ha storto il naso, come ad esempio Anthony Lo Bianco, coordinatore di Fratelli d’Italia, nonché volontario nella brigata verde che ogni venerdì sta effettuando dei blitz sulle spiagge vibonesi. Questo fine settimana, a proposito, toccherà a Bivona.

«È stato fatto un bando ambiguo, poco chiaro. Si parla di un chilometro di spiaggia, ma non viene definito quale. La cifra spesa, invece, è ben visibile. 13920 euro che aggiunti ai precedenti fondi fanno un totale di oltre 25 mila euro. Come sempre si è arrivati all’ultimo minuto, affidando un incarico urgente e spendendo soldi che sarebbero potuti essere investiti anche in una cooperativa di giovani disoccupati. D’altra parte è noto a tutti il problema occupazionale sul nostro territorio», ha detto il giovane coordinatore.

Inoltre, negli scorsi interventi «non sono stati utilizzati i mezzi adeguati», pertanto in alcuni punti risulterebbe un lavoro non proprio a regola d’arte. «Non si sanno le modalità dell’intervento. Per quanto mi riguarda è molto simile al lavoro effettuato da noi volontari nei giorni scorsi. Serve un lavoro quotidiano, anche perché l’inciviltà regna sovrana. Dove il gruppo è passato, il giorno dopo era di nuovo sporco. Si può fare molto di più, sia l’amministrazione, che la ditta. E alcuni cittadini dovrebbero iniziare ad acquisire una certa educazione civica, ma soprattutto il rispetto per chi abita il territorio», ha asserito Lo Bianco. In tutto questo la proroga alla Monteleone va ad affiancarsi a quella della Ased, dove già erano previsti interventi nelle aree costiere di Vibo. «Su 7 chilometri di costa, quale sarà quello previsto dal bando per l’associazione? E poi, c’è un rapporto operativo tra la ditta e Monteleone? Serve trasparenza, perché con 25 mila euro avrebbe potuto partecipare una cooperativa attrezzata, oppure si sarebbe potuto puntare sul volontariato. Si pensi che, facendo la colletta con il resto dei volontari, abbiamo speso 200 euro per intervento, reso possibile anche per gli attrezzi che ci sono stati donati in comodato d’uso», ha insistito.

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