sabato,Aprile 20 2024

Il Pd vibonese prova a ripartire dalle Feste de l’Unità

Il neo segretario Enzo Insardà ha annunciato le linee programmatiche del Partito democratico, durante una conferenza stampa in via Argentaria. «Le nostre porte sono aperte a tutti, restano chiuse solo al malaffare»

Il Pd vibonese prova a ripartire dalle Feste de l’Unità

Per la definizione degli organismi se ne parlerà a settembre, perché “la porta deve restare aperta”. In via Argentaria il neosegretario del Partito democratico, Enzo Insardà e i suoi sono stati chiari. Bisogna dar seguito a quel “progetto inclusivo” annunciato anche durante il congresso del 25 luglio, che ha sancito la nomina per acclamazione di Insardà.

Progetto che comprenderà anche le feste dell’Unità, che si terranno in diversi centri del vibonese. Anche nel capoluogo ci sarà una due giorni intensa dove si parlerà principalmente di Riforme e di Regione. Le date precise sono ancora da annunciare, perché, almeno su Vibo, è tutto “work in progress”, come ha detto Giovanni Russo, capogruppo a Palazzo Luigi Razza. Ospiti d’eccezione saranno Mario Oliverio, presidente della Regione, e il segretario regionale Ernesto Magorno, che verranno in città per affrontare dibattiti e confronti che riguarderanno da vicino l’intero territorio.

«C’è voglia di lavorare e di portare avanti l’interlocuzione tra i circoli. Le feste dell’unità saranno un modo per recuperare forza e compattezza. Basta protagonismi, dobbiamo agire nell’interesse della comunità, essere comunità – ha detto Insardà -. Le nostre porte sono aperte a tutti. Restano chiuse solo al malaffare e alla gente che non rispetta le regole».

Il supporto è arrivato anche dai circoli di Serra, Rombiolo, Sant’Onofrio, Ricadi, con i responsabili presenti in via Argentaria durante la conferenza stampa indetta dal partito. Anche in questi centri, tra fine agosto e i primi di settembre, si terranno le feste dell’unità, proprio per riportare la politica nelle piazze, senza chiudersi tra le quattro mura di una sezione, dove tutto resta lì a mezz’aria. Porte spalancate, dunque, per De Nisi, Soriano, Lo Schiavo e Callipo, i quattro elementi che hanno boicottato il congresso e stanno continuando a tirarsi fuori nonostante il resto del partito gli sia andato incontro. Uno degli obiettivi cardine è quello di ricucire lo strappo con questa minoranza.

«Ci tengo, sia per il bene del partito che personalmente, a recuperare quei validi dirigenti che fanno ancora parte del Pd, ma bisogna superare gli individualismi e riallacciare i rapporti. Ognuno è protagonista se ci si sente davvero parte della squadra. Vogliamo parlare alla gente, fare sintesi, lavorare anche d’estate, quando si sa, la politica va in vacanza» ha concluso Insardà.

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