martedì,Aprile 23 2024

Soriano, è scontro sulla Biblioteca Calabrese: il sindaco Bartone scrive al prefetto

Esposti i motivi per i quali si è scelto di non sostenerne più le spese e criticata la gestione dell’ex sindaco Francesco Bartone. Pugliese: «Positivo l’interesse della Regione»

Soriano, è scontro sulla Biblioteca Calabrese: il sindaco Bartone scrive al prefetto
Comune di Soriano

Non accenna a placarsi, a Soriano, lo scontro sul destino della Biblioteca Calabrese, storico istituto culturale in relazione al quale l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vincenzo Bartone, ha deciso di non farsi più carico del pagamento delle utenze, le cui fatture insolute hanno raggiunto cifre considerevoli. A motivare la decisione, in una missiva inviata al prefetto di Vibo Valentia Francesco Zito, è proprio il primo cittadino che cita in premessa il precedente intervento di quello che definisce il «fantomatico Comitato “Amici della Biblioteca Calabrese”, di cui preciso, solo adesso sono venuto a conoscenza. I motivi per i quali le utenze non sono state più poste a carico dell’ente comunale – argomenta Bartone -, sono chiaramente espressi nella delibera n. 72 del 23.08.2019, la quale specifica come l’ente si sia posto in un’ottica di contenimento della spesa pubblica, soprattutto a fronte dei debiti accumulati dalla precedente amministrazione che hanno messo oggi il Comune di Soriano Calabro in grande difficoltà. A tal proposito è opportuno ricordare la richiesta di pagamento di 370mila euro, arrivata al Comune da parte di Enel, relativa alle forniture di energia somministrate nella precedente consiliatura».

La delibera oggetto della discordia, afferma il sindaco, «è frutto quindi della nuova linea perseguita nell’intento di dare trasparenza e legalità agli atti e quindi non è frutto di rancori personali come invece sostenuto dal comitato. E’ altresì opportuno ricordare – aggiunge Bartone – come il contratto di comodato d’uso gratuito preveda espressamente il fatto che le utenze vengano poste a carico della Biblioteca». Viene quindi definita «pretestuosa la polemica sollevata da parte del Comitato, il quale avrebbe altro di che occuparsi, mi riferisco infatti all’assenza di personale all’interno dell’istituto, nonché alla gestione personalistica tenuta ancora oggi dal presidente, che ha come effetto quello di ostacolare la fruibilità a chiunque ne sentisse l’esigenza di farlo». Nel mirino del sindaco, evidentemente, il suo predecessore Francesco Bartone. Per l’attuale primo cittadino «è diritto dei sorianesi essere a conoscenza dei giorni e degli orari di apertura e non essere obbligati a chiedere favori ​ad personam ​per poterla visitare».

Quindi Vincenzo Bartone invita il prefetto «ad una riunione avente ad oggetto la salvaguardia della Biblioteca, attraverso l’eventuale nomina di una commissione ​ad acta volta a controllare il patrimonio librario presente all’interno dell’Istituto, nonché l’adozione di eventuali misure atte al ripristino delle attività della stessa, tra cui il reintegro del personale, vista l’incapacità politica ed amministrativa del presidente e direttore pro tempore».

Sul punto si è espressa anche Vladimira Pugliese, dirigente del Pd e già tra i sostenitori dell’ex sindaco Bartone. «Apprendo con soddisfazione – afferma – che l’assessore regionale alla Cultura, Maria Francesca Corigliano, ha deciso di convocare la direzione della Biblioteca per martedì 8 ottobre. Anche perché le questioni in campo sono diverse e rilevanti: da un lato abbiamo la vicenda relativa al personale trasferito in altre sedi, e dall’altro la circostanza alquanto singolare riportata in una delibera comunale secondo la quale, dal 2020, l’ente non sosterrà più le spese di luce, acqua e gas. È vero quanto sostiene l’assessore Regionale alla Cultura che, lo spostamento del personale è stato compiuto in base alle normative vigenti, ma ci appare inverosimile il fatto che in questi mesi non sia stata trovata una soluzione alla spinosa questione. Come risulta alquanto insensata, seppur legittima, la decisione dell’amministrazione comunale di non voler più supportare i costi per il mantenimento di una struttura così importante che dà tanto lustro alla nostra cittadina».

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